Il presidente del Comites New York, Alessandro Crocco, in visita all’Enoteca regionale sita a Cosenza nella sede della Provincia:
«Un patrimonio, quello enogastronomico, che può e deve ambire a posizionarsi nei mercati internazionali, con la consapevolezza e l’ambizione di poter offrire al mondo la propria unicità”.
“Nei giorni scorsi, in Calabria, ho avuto modo di visitare l’Enoteca regionale presso il Palazzo della Provincia di Cosenza, ospite dell’associazione provinciale Cuochi cosentini e alla presenza del suo presidente Francesco Spina, del segretario Mario Molinaro e dello chef Domenico Trentinella – dichiara il presidente del Comites New York Alessandro Crocco – Lo stesso ha fatto egregiamente gli onori di casa e ha esposto il pregevole lavoro svolto dall’associazione, che ha saputo coniugare la tradizione con l’innovazione e fare della formazione un cavallo di battaglia di un settore, quello dell’enogastronomia, che deve investire con azioni mirate e rispondenti alle esigenze di mercati sempre più attenti a quel valore aggiunto che necessita di strategie al passo coi tempi”.
È stata, quindi, l’occasione “per conoscere una realtà interessante che punta alla conoscenza e alla divulgazione di uno dei prodotti principe di questa terra: il vino e le sue produzioni agroalimentari. Molti sono stati gli spunti e le sollecitazioni che sono arrivate dai presenti, dal presidente della Fisar Giuseppe Palmieri, al responsabile del Mec Gianni Guido,con i quali si è discusso di internazionalizzazione, ma con la consapevolezza che è un ambito che ha bisogno di conoscenza e formazione, in particolar modo nella nostra terra, per poter realmente trasformare le opportunità che vengono offerte dai mercati di riferimento e dai Paesi, come l’America del Nord, in realtà di business e, quindi, di crescita e sviluppo”.
Inoltre, “ho potuto apprezzare i prodotti dell’azienda Sapori antichi della famiglia Muraca e i vini della cantina “Ippolito 1845” e di “Girardi & Girardi”, in una degustazione che conserva quel sapore dell’ospitalità e dell’accoglienza per cui la Calabria è conosciuta in tutto il mondo e che vede in una commistione tra passato, presente e futuro, in quel passaggio di testimone che caratterizza molte realtà imprenditoriali, una delle sue carte vincenti.
Una location di grande pregio che si presta ad iniziative ed eventi che possono dare lustro al grande patrimonio enogastronomico della Calabria. Un patrimonio che può e deve ambire a posizionarsi nei mercati internazionali, con la consapevolezza e l’ambizione di poter offrire al mondo l’unicità di una terra che oggi riscopre se stessa e ha voglia di raccontarsi, di raccontare territori e storie, come quelle che ho avuto modo di conoscere durante l’incontro.
Sono certo – ha concluso – che nascerà una proficua collaborazione che si concretizzerà in occasioni e opportunità reciproche, indirizzate a valorizzare una terra ricca ma che deve credere con maggiore determinazione in se stessa e nelle sue potenzialità e con una visione che ha bisogno di una progettualità e programmazione a lungo e medio raggio”.