PAOLA – Dall’1 maggio presso la sede di CoLPo, corso Garibaldi 70 Paola sarà in mostra la poesia di Andrea Lo Bianco.
Un viaggio nella Calabria Citeriore, nei paesaggi, profumi, tradizioni e nella sua storia, attraverso una selezione di componimenti tratti dal libro “Haiku di Calabria Citra”, accompagnati dalle impressioni fotografiche di Pierpaolo Perri, Armando Santoro, Emanuele Santoro e Franco D. Scarpino.
Il progetto, a cura di Andrea Lo Bianco e Mariangela Chiarello, Filorosso Editore, evoca per mezzo del componimento giapponese Haiku, tre versi e diciassette sillabe, una Calabria delle origini: l’essenza di un mondo rurale a cui siamo indissolubilmente legati e al quale apparteniamo, ma che sfugge e difficilmente si adatta al ritmo frenetico di una modernità mai davvero raggiunta.
Dal Giappone alla provincia di Cosenza. Dal monte Fuji si passa alla vetta altissima del Dolcedorme; la fioritura dei ciliegi lascia spazio ai pini larici; la liquirizia prende il posto del sakè; i mochi (dolci di riso) diventano turdilli; la chitarra battente rimpiazza il koto (cordofono).
Andrea Lo Bianco, che si definisce “calabrese ma anche cosmopolita”, ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi per la sua scrittura, risultando finalista al Premio internazionale di letteratura Giovanni Bernacchi, vincitore del Premio Internazionale 4 Maggio e rientrando nella selezione del Concorso letterario Racconti Inediti di Rai Radio1.
L’esposizione sarà visitabile fino al 19 Maggio. Durante le festività patronali: 1-2 maggio, 17 -19; 3 maggio 11 – 13. Dal 5 maggio – lun, mer e ven 17 – 19
Un viaggio nella Calabria Citeriore, nei paesaggi, profumi, tradizioni e nella sua storia, attraverso una selezione di componimenti tratti dal libro “Haiku di Calabria Citra”, accompagnati dalle impressioni fotografiche di Pierpaolo Perri, Armando Santoro, Emanuele Santoro e Franco D. Scarpino.
Il progetto, a cura di Andrea Lo Bianco e Mariangela Chiarello, Filorosso Editore, evoca per mezzo del componimento giapponese Haiku, tre versi e diciassette sillabe, una Calabria delle origini: l’essenza di un mondo rurale a cui siamo indissolubilmente legati e al quale apparteniamo, ma che sfugge e difficilmente si adatta al ritmo frenetico di una modernità mai davvero raggiunta.
Dal Giappone alla provincia di Cosenza. Dal monte Fuji si passa alla vetta altissima del Dolcedorme; la fioritura dei ciliegi lascia spazio ai pini larici; la liquirizia prende il posto del sakè; i mochi (dolci di riso) diventano turdilli; la chitarra battente rimpiazza il koto (cordofono).
Andrea Lo Bianco, che si definisce “calabrese ma anche cosmopolita”, ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi per la sua scrittura, risultando finalista al Premio internazionale di letteratura Giovanni Bernacchi, vincitore del Premio Internazionale 4 Maggio e rientrando nella selezione del Concorso letterario Racconti Inediti di Rai Radio1.
L’esposizione sarà visitabile fino al 19 Maggio. Durante le festività patronali: 1-2 maggio, 17 -19; 3 maggio 11 – 13. Dal 5 maggio – lun, mer e ven 17 – 19
stefaniasapienza@calabriainchieste.it
