DIAMANTE (Cs) – Nove associazioni territoriali denunciano “Disastro ambientale in atto nella spiaggetta piccola di Diamante”, ma l’Amministrazione comunale si difende: “Ampiamente autorizzati; abbiamo tutti i pareri”.
In una nota inviata alla Soprintendenza ai Beni ambientali di Cosenza, ai Carabinieri Nucleo Tutela Patrimonio Culturale, all’Agenzia del Demanio Calabria e alla Regione Calabria, ma anche a Sindaco, Polizia municipale e Capitaneria, si chiede l’immediato blocco dei lavori nella spiaggetta piccola, paradiso terrestre della costa diamatese.
LE ASSOCIAZIONI PROTESTANO
A protestare vibratamente sono: Legambiente Riviera dei cedri; Italia Nostra Sezione Alto tirreno cosentino; Vas (Verdi ambiente e società) Tirreno cosentino; Comitato difesa ambiente Diamante e Cirella; Associazione Artemis Grisolia; Comitato “Come può uno scoglio arginare il mare”; Giardini di Eva Cosenza; MEDiterranea Media e Decolonial Feminist Queer Lab.
«Quanto sta avvenendo a Diamante in località detta “spiaggia piccola” – denunciano in una nota, corredata da foto – è di una gravità inaudita. Nel luogo più suggestivo del paese, in una scogliera tutelata da leggi ambientali e con decreto ministeriale del 16 novembre del 1969, in barba a leggi di tutela ambientale vigenti, si stanno buttando massi a difesa di un muraglione stradale senza il minimo criterio di difesa marittima”, evidenziano».
«Riteniamo che data la bellezza del luogo, completamente stravolto, sarebbe stata necessaria una maggiore cautela nell’intervento avvenuto in modo grossolano. Chiediamo pertanto un immediato intervento dei vari enti in oggetto, ognuno per le proprie competenze, per mettere in atto l’immediato blocco dei lavori a mare che riguardano i massi ed il ripristino immediato dello stato dei luoghi», scrivono ancora.
E concludono: «Riteniamo altresì che i lavori per la strada debbano continuare anche in vista della prossima stagione estiva, per tutelare le attività commerciali esistenti su questa strada di collegamento con il centro storico».
L’INTERVENTO DEI GRUPPI CONSILIARI
A protestare anche i gruppi consiliari “Diamante e Cirella #SiamoVoi” e “AttivaMente per il Bene Comune”, che in una nota a Sindaco, Assessore, Vigili urbani e Ufficio LlPp scrivono:
“In questi giorni, la ditta che sta eseguendo i lavori alla spiaggia piccola, una scogliera tutelata da leggi ambientali e con un decreto del 1969, sta buttando massi a difesa di un muraglione stradale, a nostro avviso senza alcun criterio di difesa marittima.
Ci chiediamo, data la bellezza del posto, se non sarebbe stato necessario un intervento di maggiore cautela e se è previsto o meno il ripristino dello stato dei luoghi a conclusione dei lavori.
Per tale motivo il capogruppo di opposizione ha, per le vie brevi, già interessato del problema sia la capitaneria di porto che il comando della Polizia Municipale di Diamante oltre che il Dipartimento dei Lavori Pubblici del Comune, affinché si controllino le condizioni dei lavori in parola.
Chiediamo inoltre a tutti i soggetti preposti in indirizzo una costante ed attenta sorveglianza attiva sui lavori al fine di evitare di deturpare uno dei posti più belli del nostro paese”.
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE SI DIFENDE
“Si apprende con particolare stupore della fibrillazione generata dalla posa dei massi a protezione della 𝘀𝘁𝗿𝗮𝗱𝗮 𝗩𝗶𝗮 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗻𝗮 𝗣𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗮.
Si precisa che i lavori in corso rientrano nel più ampio intervento di
“Ripristino delle infrastrutture di via Marina Piccola, viale Glauco, via discesa Corvino Inferiore danneggiate dai marosi che si sono abbattuti il 21 e 24 dicembre 2019 sulla fascia costiera” il cui progetto definitivo è stato approvato con delibera di giunta comunale n. 231 del 10.10.2022, previa acquisizione dei prescritti pareri richiesti dalla normativa vigente.
Si informa la cittadinanza che il progetto è stato ampiamente sottoposto al vaglio della soprintendenza di Cosenza che aveva bocciato la prima proposta progettuale che prevedeva la realizzazione di una scogliera artificiale a protezione del muro di 𝗩𝗶𝗮𝗠𝗮𝗿𝗶𝗻𝗮𝗣𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗮 più alta e di minore estensione.
Dopo vari interlocuzioni con il responsabile di zona si è giunti all’elaborazione del progetto definitivamente approvato e appaltato, per come è in corso di realizzazione.
Al termine dei lavori saranno eliminati tutti gli apprestamenti di cantiere utilizzati per la realizzazione dell’opera”.