TIRRENO – Sulla costa tirrenica cosentina, in provincia di Cosenza, da agosto del 2022 le riunioni di commissione per l’accertamento della invalidità civile si tengono solo a Diamante, dove c’è il comando della Polizia Municipale, mentre le sedi di Paola e Scalea, di proprietà dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, sono state chiuse.
Ciò comporta enormi disagi all’utenza perché, persone anziane e ammalate, residenti da Cetraro ad Amantea, sono costretti a recarsi negli uffici di Cosenza, presso la sede di via Miceli, mentre i soli paesi altotirrenici, da Diamante a Praia a Mare, con minore utenza, si ritrovano una sede ospitata nello stabile dove sono presenti anche i Vigili urbani.
E’ una presunta anomalia tutta calabrese, a noi segnalata da fonti autorevoli e qualificate.
«Vi siete chiesti chi ha voluto tutto ciò dal punto di vista politico? Ve lo diciamo noi, anche se la storia è arcinota: l’allora parlamentare Ernesto Magorno, sindaco di Diamante, che ha caldeggiato una operazione fortemente campanilistica a favore del suo territorio, sfruttando i suoi rapporti politici col potente Pasquale Tridico (venuto pure alla inaugurazione della sede di Diamante) mentre le altre zone, dove la politica è insulsa e insipiente, si sono ritrovate scoperte».
Infatti, ci chiediamo: «se Paola e Scalea, ma anche Cetraro e Amantea, possiedono sedi di proprietà dell’Asp o comunque utilizzate per altri servizi e con ampi spazi liberi, perché da un anno a questa parte viene consentito tutto questo?»
«Quello che a Diamante chiamano Centro medico legale – è stato fatto notare a Calabria Inchieste – altro non è che una stanzetta con lettino posta nella sede dei vigili urbani. Hanno accontentato Magorno e spogliato gli altri territori, dove ci sono politici da strapazzo».
«Peraltro – ha concluso la nostra fonte – a Paola c’è una mega sede INPS per la quale si paga un fitto di 17mila euro al mese con ampi locali inutilizzati, da quando l’INAIL è stata trasferita a Cosenza, sempre per colpa della politica concludente paolana».
In definitiva: «Ma voi credete che Roberto Occhiuto e Antonio Graziano pongano fine a queste situazioni allegre, se sono loro i primi ad inciuciare con il centrosinistra?»
La risposta al lettore e all’elettore, ma anche gli interessati, i quali potranno, se vorranno, scrivere a info@calabriainchieste.it