FABRIZIA (Vv) – Candelotti, fucili, pistole e tantissime cartucce, anche per kalashnikov sono stati sequestrati dai carabinieri. Due persone sono finite in manette.
I Carabinieri della Stazione di Fabrizia, dello Squadrone Cacciatori e degli Artificieri Antisabotaggio del Comando Provinciale di Catanzaro, nell’ambito della continua attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Vibo Valentia, guidata dal Procuratore Camillo Falvo, volta a contrastare la circolazione illegale di armi e alla sottrazione delle stesse alle organizzazioni criminali che operano sul territorio, sono intervenuti in un casolare nelle campagne di Fabrizia dove dopo un primo rinvenimento di 8 candelotti pirotecnici, ad alto potenziale esplosivo, di probabile fattura artigianale e di genere vietato hanno esteso la perquisizione alle aree adiacenti recuperando in diversi punti complessivamente 7 fucili cal. 12 e 3 pistole in cal.9, 22 e 6.35 oltre a svariato munizionamento cal. 12 per fucile e cal. 22 per pistola. Il ritrovamento più interessante è sicuramente però quello di un sacchetto con all’interno 127 cartucce in cal. 7.62×39 idonee all’alimentazione del famoso fucile d’assalto AK-47 Kalashnikov molto diffuso in ambito criminale per la relativa facilità con cui, almeno in passato, a seguito del crollo del blocco sovietico, poteva essere reperito al mercato nero.
Sono in corso approfondimenti degli inquirenti per accertare la provenienza delle armi e il loro eventuale utilizzo in episodi delittuosi. I presunti responsabili della detenzione, padre e figlio, su disposizione della Procura della Repubblica, che ha coordinato l’intera operazione, dopo l’arresto, sono stati condotti presso la casa circondariale di Vibo Valentia in attesa dell’interrogatorio di garanzia.