PAOLA (Cs) – Tra le attività criminali messe in atto dalla cosca Calabria-Tundis, spalleggiata da criminali paolani e cetraresi, risultano anche la presunta intestazione fittizia della ditta Davide Vommaro Eurolegnami, ma anche quella della ditta La Boutique del Pesce, nonché la intestazione fittizia di automobili tramite gli imprenditori del settore auto Francesco Loizzo e Sestino Vulnera: Jeep Cherokee, Toyota, Mini Cooper, Nissan Quasquai, Audi Q3, Bmw X1, Land Rover, Mercedes GLA.
Vi sono, poi, come emerge dagli atti, numerose estorsioni e tentativi di estorsione con l’aggravante mafiosa.
Sarebbero stati taglieggiati o comunque danneggiati dagli ‘ndranghetisti la Immobiliare Costruzioni De Marco con sede in Longobardi, la Ditta Rende Marcello (L’Ancora di Fiumefreddo bruzio), i pescatori Mazza di San Lucido, la ditta Porco Giuseppe e la ditta edile Sansone Franco, ma anche a cornetteria Onda Blù.
Tutti erano finiti nel mirino delle nuove leve criminali del Tirreno, capeggiati dai Calabria e dai Tundis e sostenuti da cellule di ‘ndrangheta di Paola e di Cetraro, legati rispettivamente ai Serpa, ai La Rosa ed ai Muto.
Nel mirino della mala era finita anche la ditta Coccimiglio Neco di Amantea, nonché le Onoranze Funebri Mandarino di San Lucido e il rimessaggio barche Filippo.
E infine: la impresa lavori edili di Porco Giovanni, la ditta che opera nel settore rifiuti Calabria Maceri e gli imprenditori Occhiuzzi e Bevilacqua.
Numerosi gli episodi di danneggiamento: auto e mezzi bruciati e fatti saltare in aria nonché altri danneggiamenti in stile mafioso.