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Pesce fresco alla moglie del politico per la concessione del parcheggio

«Grazie, gentilissima, Ma domani ti servirebbe qualche pesce? Arriverà tanto pesce fresco di tutti i tipi» 

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PAOLA (Cs) – Pesce fresco alla moglie del politico per la concessione di un parcheggio “carico e scarico”, in viale Mannarino di Paola, annesso all’esercizio commerciale riconducile alla cosca Calabria-Tundis, denominato “La Boutique del Pesce“(https://www.calabriainchieste.it/2023/05/09/clan-tirreno-ditte-taglieggiate-e-intestazione-fittizia-di-beni-agli-uomini-donore/).

Attività gestita da prestanome, ma utilizzata da elementi della organizzazione criminale di stampo ‘ndranghetistico, che disponevano sia del negozio e sia della merce, spesso regalata agli associati.

Le fonti di prova da cui si ricava la presunta intestazione fittizia della pescheria “La Boutique del pesce”, raccolte dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, consistono in intercettazioni telefoniche e ambientali, materiale fotografico, videoriprese, servizi di o.c.p. e documentazione acquisita dalla polizia giudiziaria operante.

L’attività oggi ha chiuso battenti.

E’ quanto emerge dagli atti della Dda catanzarese, che l’altro ieri ha arrestato 37 persone nell’hinterland paolano, indagandone 46. (https://www.calabriainchieste.it/2023/05/09/ndrangheta-arresti-sul-tirreno-nomi-37-misure-e-46-indagati/).

Uno dei maggiori esponenti del clan, che formalmente non risultava né proprietario, né gestore e né collaboratore della Ditta sopra citata, si era personalmente impegnato presso il Comune di Paola per ottenere, tramite un politico del luogo, la concessione dell’area di sosta. E una volta incassato il risultato, pesce fresco e tanti ringraziamenti alla moglie del politico: «Grazie, gentilissima, Ma domani ti servirebbe qualche pesce? Che arriverà tanto pesce fresco di tutti i tipi»