PAOLA (Cs) – La giunta comunale di Paola, guidata dal sindaco Giovanni Politano, ha nominato un avvocato del foro di Paola (suo sponsor e grande elettore), conferendo un incarico da 5mila euro per chiedere di poter pagare, magari a rate, debiti da onorare nell’ambito del “Giudizio di ottemperanza decreti ingiuntivi n. 476/2017 e n. 474/2017“.
Anziché avvalersi, ad esempio, di un membro dell’ufficio contenzioso (laureati in legge che si occupano da anni di parte delle pratiche) o, perché no, dei due avvocati ingaggiati settimane addietro con 30mila euro (delibera 56 del 19/4/2013), quali consulenti dell’Ente (https://www.calabriainchieste.it/2023/04/27/gestione-incarichi-legali-pd-e-fdi-si-dividono-la-torta-a-paola/), ha deciso di sborsare ulteriori importanti somme di denaro per un nuovo consulente amico e per una vicenda che lo mette di fronte a una sola e unica strada: pagare. Ma andiamo ai dettagli.
Il 7.12.2017 la società Banca Ifis spa ha notificato ai danni del Comune di Paola il decreto ingiuntivo n. 474/2017 emesso dal Tribunale di Paola per euro 313.182,65 (oltre interessi e spese di procedura liquidate in euro 2.727,00 oltre accessori) relativo al gestore del servizio elettrico Enel Energia spa e riguardante fatture dell’anno 2016.
Il legale incaricato dal’Ente locale ha rinunciato al mandato per «l’inopportunità di esperire opposizione ed evitare di esporre l’ente ad una condanna per lite temeraria».
Il decreto ingiuntivo è divenuto, pertanto, titolo esecutivo.
Il 21.11.2017, la società Banca Ifis spa ha notificato ai danni del Comune di Paola ulteriore decreto ingiuntivo n. 476/2017, emesso dal Tribunale di Paola, per euro 535.204,42 (oltre interessi e spese di procedura liquidate in euro 4.603,50 oltre accessori) relativo ai gestori del servizio elettrico Enel Sole srl e riguardante fatture dell’anno 2013-2014 e 2015.
Il legale incaricato dal Comune, anche questa volta ha rinunciato al mandato per «l’inopportunità di esperire opposizione ed evitare di esporre l’ente ad una condanna per lite temeraria».
Il decreto ingiuntivo è divenuto, pertanto, titolo esecutivo.
Il 16.05.2019 e il 6.06.2019 l’avvocato di Banca Ifis ha rinotificato ricorsi per ottemperanza presso il Tar di Cz per l’esecuzione dei Decreti Ingiuntivi n. 476/17 R.G.N. 1499/2017 e n. 474/2017 R.G.N.R. 1518/2017
E in data 08.04.2020 il Tar di Cz ha trasmesso la sentenza n.538/2020 per l’ottemperanza dei decreti ingiuntivi n. 476/2017 e n. 474/2017, nominando un commissario ad acta nella persona del Segretario Generale p.t. del Comune di Paola, perché si sostituisca all’amministrazione soccombente, a cui ha fatto seguito l’Ordinanza n. 1949/2022 Reg.Prov. Coll.
All’esito del giudizio, pertanto, il Comune di Paola risulta debitore nei confronti di Banca Ifis della somma di euro 823.231,77, oltre interessi dal dovuto e sino al soddisfo, quantificati al 28.02.2023 in euro 506.028,45.
V’è da dire, poi, che l’Ente “versa in una condizione di deficitarietà strutturale, circostanza questa che, unitamente alla mancata approvazione del bilancio di previsione 2023/2025 e ad una situazione di post dissesto non ancora esaurita, con crediti tuttora inevasi, che comporta, inevitabilmente, l’oggettiva insussistenza di liquidità tale da far fronte alla copertura di una somma così elevata”.
L’Amministrazione comunale, pertanto, insegue una soluzione: un accordo transattivo con Banca Ifis al fine di ottenere un «considerevole abbattimento della quota interessi ovvero la sua eliminazione con la redazione e sottoscrizione degli atti consequenziali, compresa la redazione e la sottoscrizione dell’atto di transazione, previo accordo con l’Amministrazione Comunale» o, perché no, un pagamento a rate.
E, dunque, che fa l’amministrazione comunale di Paola? Nomina qualche dipendente esperto? Qualche dottoressa in legge organica all’Ente che si occupa di parte del contenzioso? Oppure coinvolge i due avvocati ingaggiati settimane addietro con 30mila euro l’anno? No, nomina un altro avvocato, un professionista d’area, impegnando ulteriori 5mila euro.
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