Home Calabria ‘Ndrangheta, all’interrogatorio di garanzia con la figlioletta di due anni

‘Ndrangheta, all’interrogatorio di garanzia con la figlioletta di due anni

La piccola stringeva una bambola e piangeva. Anche il papà è detenuto in carcere

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Un istituto di pena

PAOLA (Cs) – Una bimba di due anni è ristretta in carcere assieme alla madre, nella sezione femminile dell’Istituto di pena di Castrovillari, in provincia di Cosenza.

Entrambi i genitori della piccolina sono finiti dietro le sbarre nell’ambito del blitz antimafia eseguito pochi giorni fa tra Paola e San Lucido. La madre non sapeva a chi lasciare la bimba – secondo quanto è stato riferito da fonti qualificate a “Calabria Inchieste” – e l’ha portata con lei in carcere, mentre le altre figlie, più grandi d’età, sarebbero state affidate ai nonni.

Stamattina la donna si è presentata all’interrogatorio di garanzia assieme alla bimba; stringeva una bambolina al petto. Piangeva a dirotto.

L’avvocato di fiducia Armando Sabato del foro di Paola, che difende l’indagata e il marito assieme al collega penalista Giuseppe Bruno, ha chiesto al giudice la trasformazione della misura cautelare inframuraria con quella meno afflittiva degli arresti domiciliari. La donna e suo marito sarebbero due elementi dediti allo smercio della droga in nome e per conto della cosca Calabria-Tundis.

Sul capo dell’uomo pendono accuse molto più pesanti: non solo droga, anche estorsione mafiosa e altro ancora. L’uomo sarebbe un importante punto di riferimento dell’organizzazione ‘ndranghetistica, mentre a carico della donna vi sono accuse legate alla gestione di singoli episodi di spaccio e del denaro proveniente dalla vendita di cocaina e marijuana effettuata dal consorte.

La donna stamattina ha cercato di chiarire la sua posizione, rispondendo alle domande del giudice. Ora si attende di capire quale sarà la determinazione del gip distrettuale.