Un momento della giornata

PAOLA – Parole di apprezzamento sono state espresse dalla dirigente scolastica dell’Istituto “Isidoro Gentili”, Giuliana Cicero, al termine del “finto processo” inscenato sabato mattina, presso il Tribunale di Paola, e che ha impegnato gli studenti delle classi 2 A, 2 B e 2 C.

Vedere i ragazzi immedesimarsi ognuno nella propria parte è stato emozionante, e ha reso ancor più gratificante il lungo lavoro svolto “dietro le quinte” dalla coordinatrice Luigia Arabia, e dalle docenti Anna Carla Cilio, Anna dell’Armi e Maria Luisa Gentile.  Un sacrificio che alla fine ha sortito i frutti sperati, ovvero, vedere gli studenti comprendere l’importanza delle argomentazioni trattate – razzismo, bullismo e cyberbullismo – riuscendo a coinvolgere in toto anche quei ragazzi che in aula solitamente sono un po’ più svogliati e disinteressati.

La dirigente scolastica si è detta molto soddisfatta per la padrona del linguaggio mostrata dagli studenti, e per la mimica utilizzata nell’interpretazione dei ruoli. Dopotutto la scuola “Isidoro Gentili” è sempre stato in prima linea nei progetti finalizzati alla lotta al bullismo, al cyberbullismo, a ogni forma di razzismo e violenza di genere.

Il progetto “Ciak…un processo simulato per evitare un vero processo”, lo ricordiamo, è stato ideato dall’ex presidente del Tribunale per i minorenni di Catanzaro dr. Luciano Trovato; organizzato e realizzato dall’Associazione “Ciak F&L”, rappresentata dall’avvocato Roberta Mallamaci. Hanno presenziato alla simulazione la Giudice, Federica Laino; l’avvocato Marietta De Rango; e per l’Unione Nazionale Camere Civili, Francesco Eboli, pedagogista, referente del progetto per il Tribunale di Paola e giudice onorario della sezione Minori Corte d’Appello di Catanzaro.

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