VIBO VALENTIA Ancora due arresti legati alle truffe per le case vacanza “fantasma”. In particolare a finire nella rete giudiziaria sono stati un uomo residente a Pizzo e un altro a Soriano Calabro, associati rispettivamente al carcere e ai domiciliari. Il primo è ritenuto responsabile di otto truffe pari a 3mila euro circa e il secondo di ventuno episodi della medesima specie che avrebbero fruttato ingiusti profitti pari a 23mila euro circa, fatti accertati fra il 2022 e il 2023. In merito è bene ricordare che nel mese di ottobre i carabinieri della Stazione di Vibo Marina unitamente all’Aliquota della Guardia di Finanza della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura di Vibo Valentia, diedero esecuzione a una ordinanza di misura cautelare in carcere a carico di un pregiudicato del luogo, presunto autore di oltre 20 truffe, per un totale di 28mila euro, commesse in danno di persone residenti in varie regioni italiane fra il 2018 e il 2022.
Il modus operandi dei tre è risultato identico, ovvero, si iniziava con l’inserzione su noti portali di offerte per case vacanze a Tropea, Cortina d’Ampezzo e Jesolo in realtà inesistenti. Gli interessati, visionata l’offerta contattavano gli inserzionisti e raggirandoli li inducevano a versare una caparra per bloccare la casa vacanza su conti correnti a loro riconducibili che variava da poche centinaia di euro sino a 3000 euro. La trattativa era spesso resa più credibile dall’invio di finti contratti di locazione. I clienti, provenienti da tutta Italia, solo una volta giunti sul posto si rendevano conto dell’inesistenza della casa e dell’impossibilità di contattare gli inserzionisti.
Il lavoro degli inquirenti sta proseguendo al fine di accertare il coinvolgimento di altri autori delle truffe on line, e per comprendere se quelli già finiti nella rete giudiziaria abbiano agito in modo autonomo oppure, dietro pagamento di un corrispettivo, beneficiando di qualche forma di supporto offerto da una vera e propria rete criminale.
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