Home Calabria Il consigliere Morrone sulla legge Omnibus: «Fusioni ad imperio, no grazie»

Il consigliere Morrone sulla legge Omnibus: «Fusioni ad imperio, no grazie»

Il consigliere comunale di Rende stigmatizza l'azione del centrodestra regionale

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Il consigliere comunale di Rende, Michele Morrone

RENDE (Cs) – Il consigliere comunale di Rende, Michele Morrone, stigmatizza ferocemente l’azione del centrodestra regionale che “forza la mano” sul progetto di fusione dei Comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero. 

Morrone parla di abuso e invita gli amministratori dei Municipi interessati a indignarsi.

«È dei nostri giorni la notizia dell’approvazione della legge Omnibus che va a modificare ben 15 leggi regionali, rendendo consultivi sia il referendum fra i cittadini sia le delibere dei consigli comunali interessati», premette il politico rendese in una nota.

«Il minimo che possa fare un amministratore dei comuni interessati (in questo caso Cosenza, Rende e Castrolibero) – osserva l’esponente politico – è quello di indignarsi e denunciare modalità ed atteggiamento del centrodestra regionale che forza la mano su una vicenda tra l’altro nemmeno discussa con i comuni ed i propri rappresentanti, a dimostrazione del poco interesse di questa classe politica regionale, irrispettosa del ruolo istituzionale di Sindaci e consiglieri e che se ne infischia dei territori se non nel momento elettorale».

«È stato perpetrato un abuso – denuncia ancora il consigliere comunale – e bene hanno fatto le opposizioni regionali ad abbandonare l’aula in segno di protesta (https://www.calabriainchieste.it/2023/05/23/fusione-tra-comuni-la-minoranza-abbandona-laula-in-segno-di-protesta/).

E ancora: «L’amministrazione cosentina ha espresso le proprie perplessità, ancor più incisivo è stato l’intervento del neo sindaco di Castrolibero, Orlandino Greco (https://www.calabriainchieste.it/2023/05/23/fusione-tra-comuni-motivazioni-del-no-di-italia-del-meridione-dichiarazioni-di-orlandino-greco/) e di ciò mi complimento.
A Rende invece? tutto tace».

«Questo silenzio in Città – evidenzia Morrone – è sicuramente favorito dall’assenza di una guida politica e di un Sindaco che ha sempre cercato di barcamenarsi in base al proprio feeling politico del momento, senza prendere mai una decisione netta pro o contro questa scelta».

«Confido perciò nel buon senso di tutto gli operatori politici del territorio e soprattutto sui Cittadini Rendesi – conclude – sperando che riaffiori quel sentimento di Rendesitá purtroppo sciupatosi a causa di situazioni giudiziarie e carenze amministrative».

«Sarebbe il momento di creare un’Agorà politico, se possibile dell’intera area urbana, tra tutte quelle forze politiche ed associative che lo ritengono opportuno per rendere i cittadini il più partecipi possibile ed anche consapevoli di ciò che potrebbe accadere».