CATANZARO – Il “Si Cobas Calabria” replica al presidente della regione Calabria e commissario ad acta della sanità pubblica calabrese, Roberto Occhiuto, sia rispetto al «mostro» segnalatore Sanibook (https://www.calabriainchieste.it/2023/04/14/malasanita-il-sito-segnalatore-sanibook-calabria-gia-impantanato/) e sia in merito alle assunzioni di rilevatori nella sanità (https://fb.watch/kM1gg4mXDx/).
«Abbiamo letto oggi degli articoli dove parla del successo di Sanibook e ricordiamo che il Si Cobas Calabria ha diffidato questo strumento feroce e pericoloso per tutti coloro che lavorano negli ospedali calabresi».
«Occhiuto adesso tira fuori i controllori, 80 persone pagate con i soldi dei calabresi per andare negli ospedali e controllare chi sta lavorando» (https://www.calabriainchieste.it/2023/03/28/lasp-e-pronta-ad-assumere-80-esperti-in-analisi-e-monitoraggio-spolverate-i-curricula/).
«Siamo in un regime sanitario, altro che fascismo, qui siamo all’assurdo», afferma il sindacato, guidato da Roberto Laudini e Simone Scandale.
«Roberto Occhiuto con queste iniziative vuole distrarre i calabresi dai veri problemi che attanagliano la nostra sanità», denuncia.
«Lui da commissario ad acta ha disatteso tutti i buoni propositi esternati in campagna elettorale, non ha riaperto nessun ospedale, non riesce ad impostare il lavoro con aziende ospedaliere e Asp provinciali, ha portato i medici Cubani e noi vorremmo sapere cosa c’è sotto in questa vicenda e, per ultimo, ha voluto a tutti i costi la mangiatoia Dulbecco».
E ancora: «Mandare 80 persone negli ospedali calabresi vuol dire creare disagio a chi lavora tra mille difficoltà, per la carenza di personale e per i luoghi di lavoro a volte non proprio come dovrebbero essere», spiega ancora il sindacato.
Il Si Cobas Calabria diffida, pertanto, ancora una volta, il Presidente Occhiuto «per queste sue scelte scellerate e invita tutta la popolazione a ribellarsi a questo regime di propaganda elettorale che in ogni momento lui esercita».