REGGIO CALABRIA – Via libera, dalla Giunta comunale, al progetto esecutivo per la realizzazione di laboratori scolastici tecnologicamente avanzati e pensati, soprattutto, per le persone con disabilità nell’ottica di una sempre più efficace ed efficiente inclusione sociale. Il finanziamento di 500 mila euro, da attingere dai fondi di Agenda urbana, interesserà gli unici dieci istituti comprensivi che hanno risposto all’invito dell’amministrazione che, nell’agosto 2021, su iniziativa del consigliere delegato ad Agenda Urbana, Carmelo Romeo, ed in collaborazione con l’allora assessora Rosanna Scopelliti del Settore Istruzione, propose l’intervento a tutte le scuole cittadine.
«Particolarmente soddisfatto», si è detto lo stesso Carmelo Romeo, anche nel ruolo di presidente della commissione Politiche sociali, che ha commentato «la conclusione positiva di un lungo iter che, concretamente, riesce a dare una mano ai soggetti più fragili». «Per l’avvio del prossimo anno scolastico – ha spiegato Romeo – i laboratori digitali saranno pronti, operativi e messi in funzione. Conclusa la fase propedeutica, infatti, già questa estate si procederà all’acquisto delle attrezzature, degli arredi ed all’organizzazione delle aule per permetterne l’immediata fruizione ai ragazzi ed alle ragazze delle nostre scuole. Il mio ringraziamento non può che andare ad ogni ufficio di Palazzo San Giorgio, in particolare al settore Agenda urbana che sta imprimendo una grossa accelerata a tutti gli interventi previsti e che, presto, vedranno la luce. Un grazie va, dunque, alla dirigente Carmen Stracuzza, alla P.O. Santina Cagliostro, al Rup Filippo Moscato, al progettista ing. Cartisano, ad ognuno dei professionisti e funzionari che si sono prodigati per la buona riuscita dell’iniziativa».
Entrando nel merito del progetto approvato, Carmelo Romeo ha sottolineato «la piena inclusione degli alunni con disabilità che rappresenta un obiettivo prioritario per l’amministrazione». «Ogni laboratorio – ha aggiunto – sarà caratterizzato da spazi flessibili, multidisciplinari, accessibili e smart. Si punta, infatti, a garantire aree prive di barriere architettoniche e arredate secondo alcuni accorgimenti che tengano conto di specifiche necessità di natura fisica e sensoriale. Saranno spazi nuovi e diversi dalla classica aula – ha specificato, in conclusione, il consigliere delegato ad Agenda urbana – in cui l’azione educativa non passa esclusivamente da una trasmissione di nozioni, ma si configura come esperienza condivisa che può assumere ora le sembianze di un gioco, ora di una rappresentazione teatrale o di una qualsiasi attività realizzata con strumenti multimediali».
Gli istituti comprensivi che, nel 2021, hanno fatto richiesta d’accesso al finanziamento delle aule/laboratorio sono il “Falcomatà-Archi” per il Plesso Pirandello, il “Cassiodoro-Don Bosco di Pellaro, il “Carducci-Vittorino Da Feltre” per il Plesso Carducci, il “Galluppi-Collodi-Bevacqua” per il Plesso Galluppi, il “De Amicis-Bolani” per il Plesso De Amicis, il “Catanoso-De Gasperi” per il Plesso De Gasperi, il “Telesio-Montalbetti” per il Plesso Telesio, il “Cardeto-San Sperato” per il Plesso Cannavò, il “Moscato” di Gallina per il Plesso Arangea ed il “Nosside-Pythagoras” per il Plesso Nosside.
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