CATANZARO – Il commissario ad acta Roberto Occhiuto con appositi decreti assunti in data odierna, ha nominato il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza e il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, nelle persone, rispettivamente di Antonio Graziano e Lucia Di Furia.
Si tratta di commissari uscenti, che fino a pochi giorni fa hanno retto le rispettive Aziende su indicazione dello stesso centrodestra.
Con una particolarità di stampo squisitamente politico: Graziano proviene dall’area di centrosinistra ed è stato di fatto “cooptato” politicamente per via del sostegno elettorale offerto dagli ex fedelissimi di Mario Oliverio all’alter ego di Occhiuto, Pierluigi Caputo. Questa è una ricorrente chiave di lettura offerta in ambienti politici regionali.
Se qualcuno volesse offrire diverse versioni, saremmo ben lieti di ascoltarle (info@calabriainchiesta.it)
I due neo manager resteranno in carica tre anni.
Occhiuto aveva avviato una selezione pubblica che, a quanto pare, non era vincolante per la scelta finale. E, difatti, ha proceduto comunque alle nomine dei due ex commissari di sua fiducia politica.
“Il curriculum vitae del dott. Antonio Graziano, già Commissario Straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza – scrive Occhiuto nel decreto – risulta pienamente coerente con l’incarico di Direttore Generale, per come confermato anche dal giudizio espresso dalla Commissione di cui all’art. 2 del D.Lgs.171/2016, che ha evidenziato una formazione sanitaria solida rafforzata da un notevole quadro esperienziale di natura gestionale ed organizzativa maturata in più settori sul territorio di cui il candidato è profondo conoscitore». Ne eravamo convinti. E non da oggi.
Andando avanti, e cambiando decreto, Occhiuto scrive: “Nomina la dott.ssa Lucia Di Furia quale Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, per la durata di anni tre, con efficacia dal giorno successivo alla notifica del presente provvedimento, precisando che la stessa cessa contestualmente dalle funzioni di Commissario Straordinario della medesima Asp”.
Insomma, tutto come previsto. Nessuna sorpresa. La politica in Calabria – di destra e di sinistra – ha smesso di sorprendere ormai da diversi decenni. Ne prendiamo atto.
