Un momento del convegno

TREBISACCE – Un nuovo modello di attenzione verso la demenza che passa per un progetto articolato e finalizzato al sostegno dei malati e dei loro familiari che se ne prendono cura. Da una parte un “Punto Alzheimer” a Francavilla Marittima, un centro di ascolto e consulenza; e dall’altra, una attività stimolante e di formazione sul territorio attraverso numerosi appuntamenti, i cosiddetti “Cafè Alzheimer” che si articoleranno nei comuni di Trebisacce, Cassano allo Ionio, Francavilla Marittima e Rocca Imperiale, gratuiti e aperti a tutta l’utenza interessata dell’Alto Jonio Cosentino. La Sala Consiliare di Trebisacce ha ospitato sabato mattina, 27 maggio, la presentazione di questo progetto, finanziato dalla Regione Calabria e attuato dalla Medical Center Onlus che lo ha co-progettato con l’Ufficio di Piano Ambito di Trebisacce in sinergia con il Distretto Sanitario Ionio-Nord. L’incontro è stato moderato dal giornalista e direttore di Paese24.it, Vincenzo La Camera.

La senatrice Tilde Minasi, ha inteso far pervenire la sua vicinanza all’iniziativa mediante un messaggio. Con lei è iniziato l’iter progettuale nel 2022 quando era assessore regionale. Iter completato con l’attuale assessore Staine. In collegamento da Roma, è intervenuto il deputato Luciano Ciocchetti che ha speso parole di apprezzamento per il modello “Cafè Alzheimer” sottolineando come iniziative del genere debbano trovare un posto centrale nelle comunità. Dopo i saluti del sindaco Alex Aurelio, è intervenuta la presidente della Medical Center, Angela de Angelis: «Vorremmo diventare la bussola dei malati e delle loro famiglie – l’auspicio della de Angelis -. Il nostro obiettivo è quello di creare una “città amica dell’Alzheimer” in cui opera un personale debitamente formato».

La dirigente dell’Ufficio di Piano Ambito di Trebisacce, Carmela Vitale, ha chiarito come soltanto grazie ad un sistema di governance tra soggetti è possibile dare risposte ad un territorio variegato come l’Alto Jonio. Ha concluso il trittico degli interventi dei soggetti co-progettisti del nuovo modello di cura della demenza, Antonella Arvia, dirigente del distretto sanitario Ionio-Nord. La dottoressa Arvia ha evidenziato come il territorio dell’Alto Jonio sia soggetto ad importanti fragilità sanitarie e sociali che, associate alla crisi economica, limitano un adeguato accesso alle cure. L’intervento della psicologa-psicoterapeuta Chiara Mandaglio è servito a tracciare le linee guida del progetto Cafè Alzheimer e di come questo si articolerà sul territorio. Con il supporto di questo progetto si potranno affrontare quanto meno le prime fasi della malattia, grazie ad incontri specifici che coinvolgeranno pazienti e familiari in un contesto dove una equipe multidisciplinare lavorerà sugli aspetti psico-educativi offrendo anche momenti ricreativi. In sala è intervenuto il pedagogista dell’Asp di Cosenza, Raffaele Crescenzo, il quale ha acceso i riflettori sulla difficoltà dei caregiver che il più delle volte sono costretti ad una vita di rinunce sociali e lavorative per accudire i propri cari. In alcuni casi questa situazione può portare finanche ad una ostilità nei confronti del familiare stesso. Ecco perché, secondo Crescenzo è necessario uno studio del contesto familiare in cui i malati di Alzheimer vivono.

Per Anteas nazionale è giunta direttamente da Roma la vicepresidente Laura Ravazzoni che ha acceso i riflettori su una crescente mancanza di socializzazione. Dobbiamo tornare ad essere comunità – ha detto la Ravazzoni – prendendoci cura gli uni degli altri». In sala hanno preso la parola, offrendo sostegno al progetto, anche il vicesindaco di Cassano allo Ionio, Antonino Mungo; il sindaco di Francavilla Marittima, Gaetano Tursi e il presidente di Anteas Calabria, Cataldo Nigro.

In coda al dibattito, il saluto del consigliere regionale Pietro Molinaro. «Come Regione Calabria – ha detto – dobbiamo aggiornare la mappa dei bisogni. Urge una legge adeguata sui caregiver. Dobbiamo avere il coraggio di finanziare progetti innovativi intercettando i fondi europei. Altrimenti resteremo sempre quella regione che si piange addosso». Nelle sue conclusioni, l’assessore regionale alle Politiche Sociali, Emma Staine, si è complimentata con l’Ambito di Trebisacce per il prezioso lavoro svolto promettendo una vera rivoluzione nel settore del Welfare. «Non bisogna sottovalutare il Welfare – ha ammonito la Staine. Le Amministrazioni Comunali devono capire che questo settore riveste una importanza vitale per sostenere le comunità».

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