Home Attualità Zelensky: «L’Ucraina è pronta a lanciare la sua attesa controffensiva»

Zelensky: «L’Ucraina è pronta a lanciare la sua attesa controffensiva»

Il presidente Volodymyr Zelensky in un'intervista al Wall Street Journal: «Crediamo fermamente che avremo successo»

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Volodymyr Zelens'kyj Presidente dell'Ucraina

(ANSA) – Zelensky: “Siamo pronti alla controffensiva. Avremo successo ma molti soldati moriranno”. Il presidente ucraino ha riconosciuto la superiorità aerea russa e la mancanza di protezione da questa minaccia – ha sottolineato – significa che “un gran numero di soldati morirà” nell’operazione.

“Non so quanto tempo ci vorrà”, ha dichiarato Zelensky. “Ad essere onesti, può andare in vari modi, completamente diversi. Ma la faremo e siamo pronti”, ha sottolineato, aggiungendo che Kiev avrebbe voluto avere un maggior numero di armi dall’Occidente per la prossima campagna. Tuttavia, l’Ucraina è pronta a muoversi: “Vorremmo avere certe cose, ma non possiamo aspettare per mesi”, ha detto.

Il leader ha poi osservato che le forze di terra ucraine sono “più forti e più motivate” delle truppe russe, ma se l’Ucraina non sarà in grado di resistere alla Russia, “quell’animale, quella bestia svilupperà un gusto” per la conquista e andrà oltre, ha aggiunto riferendosi al presidente russo Vladimir Putin. Zelensky si è anche detto preoccupato che qualsiasi cambiamento nell’amministrazione americana possa influire sugli aiuti.

“In una situazione come questa, quando c’è sostegno, si ha paura dei cambiamenti”, ha detto. “E ad essere onesti, quando si parla di un cambio di amministrazione, mi sento come qualsiasi altra persona: si desidera un cambiamento in meglio, ma può anche accadere il contrario”, ha aggiunto. Ma una preoccupazione più immediata per il presidente ucraino, scrive il Wall Street Journal, è quella di garantire un percorso chiaro verso l’adesione del Paese alla Nato al vertice che si terrà a luglio a Vilnius, in Lituania.

“Se non riceveremo un segnale a Vilnius, credo che non abbia senso che l’Ucraina partecipi a questo vertice”, ha dichiarato. Quanto alla Cina, Zelensky si è augurato che Pechino non rimanga “a guardare la gente morire”. Ed ha concluso: “Se sei grande, questo è il significato di grandezza nazionale. Questo non è un quadro o un museo; è una guerra vera e sanguinosa”.

“L’esercito di Putin continua il suo caotico bombardamento della regione (russa, ndr) di Belgorod. Cercando di colpire le nostre forze in ogni modo, il nemico sta inondando di fuoco gli insediamenti, incurante delle vittime civili. Già oggi ci sono stati colpi di artiglieria sugli insediamenti di Shebekino, Novaya Tavolzhanka, Murom e altri…”: lo scrivono su Telegram i partigiani russi filo-ucraini della Legione Libertà della Russia. “Vista la minaccia per i civili, abbiamo concordato con il comando ucraino l’apertura di corridoi umanitari per i residenti di Belgorod che stanno soffrendo a causa dei bombardamenti dell’esercito del regime – prosegue il messaggio -. Così chiunque abbia bisogno di aiuto per consenso volontario può essere evacuato in profondità in Ucraina”.

Intanto cinque civili, inclusi due adolescenti, sono rimasti feriti durante gli attacchi delle forze russe di ieri nella regione ucraina di Kherson: lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleksandr Prokudin, come riportano i media nazionali. Le truppe russe hanno attaccato ieri la regione 65 volte, sparando un totale di 265 proiettili, ha precisato Prokudin su Telegram: negli attacchi sono stati utilizzati sistemi missilistici a lancio multiplo Grad, mortai, artiglieria, droni e aerei. La città di Kherson è stata sottoposta al fuoco nemico cinque (in totale sono stati registrati 29 proiettili). I russi hanno preso di mira aree residenziali in tutti gli insediamenti della regione. Nel distretto di Beryslav sono stati colpiti un ambulatorio, due chiese e tre edifici amministrativi. I due adolescenti, ha spiegato il governatore, sono stati feriti dall’esplosione di un ordigno non identificato nel villaggio di Zahorianivka.

Secondo Prokudin, i due ragazzini – di 13 e 10 anni – stavano giocando in un parco quando è avvenuta l’esplosione. Il più grande ha riportato ferite da schegge agli arti, mentre il più giovane è stato ferito all’addome. Entrambi sono stati ricoverati in ospedale.

E in seguito alle polemiche sorte dopo che la notte fra il 31 maggio e il primo giugno tre persone, fra cui una bambina, sono morte a Kiev colpita da razzi russi mentre tentavano di rifugiarsi in un vicino bunker che però era chiuso, i rifugi antiaerei della città saranno ispezionati entro 10 giorni, scrive Ukrinform citando il ministro dell’industria strategica, Oleksandr Kamyshin. “Abbiamo concordato con il sindaco di Kyiv Klitschko che riceveremo rapporti dalla commissione ogni mattina e ogni sera controlleremo, insieme, un distretto della città di Kiev. Abbiamo esattamente 10 quartieri, passeremo 10 giorni insieme, esamineremo i rifugi per capire meglio la situazione nei diversi quartieri della città, poi consegneremo un rapporto. I primi rifugi saranno controllati già oggi”, ha detto Kamyshin.

La polizia ucraina ha controllato in mattinata più di 4.800 rifugi antiaereo in tutto il Paese e quasi 900 sono risultati inutilizzabili: lo ha reso noto il ministro dell’Interno ucraino, Igor Klymenko, come riporta Ukrainska Pravda. “Sono stati controllati più di 4.800 rifugi in tutto il Paese – ha detto Klymenko, secondo un comunicato del ministero -. 252 strutture di protezione civile sono state chiuse, 893 erano inagibili”. Il ministro ha sottolineato che più di 5.300 persone – tra membri delle squadre di soccorso, poliziotti e rappresentanti delle autorità locali – partecipano alle verifiche.