Home Calabria Secca smentita da Roma: «Dal Comune di Paola falsità sul nostro conto»

Secca smentita da Roma: «Dal Comune di Paola falsità sul nostro conto»

Gesit Engineering srl: «Ecco gli atti che smentiscono sindaco, vice e capo Utc»

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Il sindaco Giovanni Politano

PAOLA (Cs) – Una secca e documentata smentita su specifici interventi registrati nell’ultimo Consiglio comunale giunge da Roma. L’amministratore unico della Gesit Engineering srl, Urania Colistro, sconfessa in una nota inviata a Calabria Inchiesta il sindaco, il vicesindaco e il capo dell’ufficio tecnico comunale.

Ecco i contenuti della missiva, vertente sull’incarico per i lavori dell’asse fluviale Marina-Santuario: «Non ci è mai capitato di dover rispondere alla amministrazioni pubbliche sui media ma in questo caso specifico non possiamo tacere viste le falsità che il Comune di Paola sta diffondendo sul nostro conto».

«La Gesit Engineering srl è nata nel lontano 1986 e annovera ora, come ha sempre annoverato, nelle proprie fila figure tecniche di alto livello che hanno ricoperto anche ruoli pubblici di rilievo presso le pubbliche amministrazione a livello centrale e che quindi sanno bene la realtà che si vive in tali ambienti anche a livello locale», è la premessa della dottoressa Colistro.

Che aggiunge: «Parlare di incompetenza con riferimento alla nostra società è altamente offensivo nonchè diffamante visto anche come si sono svolte le cose presso il Comune e il fatto che i nostri tecnici sono andati ben oltre il proprio ruolo, consigliando agli organi interni il miglior modo di agire vista l’enorme confusione che regnava la quale tradisce grande superficialità nell’esecuzione delle commesse», scrive in riferimento a una missiva degli uffici comunali e all’ultima seduta consiliare.

«L’apice di questa situazione – evidenzia – è stato il Consiglio comunale del 31 maggio u.s., dal quale sono scaturiti interventi contraddittori ed inesatti.

Il primo del vice sindaco (min 3.43.00) il quale ha affermato che “…… nessun tecnico è stato allontanato ma so che alcuni tecnici hanno rinunciato…..”.  La falsità di tali affermazioni è facilmente riscontrabile anche leggendo la nota del nostro legale il quale chiedeva al Comune l’invio di documenti essenziali per il prosieguo dell’incarico.

Il secondo intervento inesatto è quello del sindaco (min. 4.10.00) che “……. non ha visto che c’erano incaricati tecnici paolani……. dalle carte non si evince …. non è nel mio stile farlo …..”.

A parte il fatto che non si capisce il significato di tale affermazione dal momento che qualsiasi tecnico di qualsivogia provenienza dovrebbe poter lavorare in tutte le Regioni d’Italia ma comunque anche tale affermazione è falsa visto che negli atti depositati al Comune è presente una delega di piena e totale rappresentanza della Gesit ad un valente professionista paolano, l’Arch. Angelo Siciliano, che ha piena fiducia da parte nostra nonchè libertà di operare e con il quale il Sindaco ha parlato più di una volta dell’incarico in questione.

La terza inesattezza è del capo settore Utc (min 4.31.00) che afferma ” ….. recesso in virtù di una mera rinuncia ….. volevo salvare questo incarico rimodulando l’incarico ma c’è stato un diniego, una rinuncia e si è dovuto procedere al recesso ……”.

Da parte del Comune è intervenuta una revoca, peratro non valida come ha sottolineato il nostro legale visto il punto in cui era la procedura cosa che è stata ribadita anche dal Segretario Generale. Inoltre non siamo mai stati inadempienti ma anzi abbiamo sollecitato più di una volta interventi da parte del Comune per proseguire e non rischiare di perdere i finanziamenti.

Tutto ció è stato sottolineato in svariate nostre comunicazioni ed evidenziato in verbali».

Ecco, dunque, la smentita di merito della Gesit Engineering srl, società nota a livello internazionale. 

Che aggiunge: «Ci tenevamo a chiarire questi punti anche perchè viviamo in una grande realtà, quella della Capitale, dove sicuramente sono presenti varie criticità ma, vista la sua estensione, non c’è spazio per il pettegolezzo fra Amministrazioni pertanto non siamo abituati a tale chiacchiericcio.

Inoltre le nostre affermazioni sono suffragate da atti ufficiali nonchè da tutti gli incarichi che stiamo svolgendo anche in altre Amministrazioni calabresi».

Poi conclude: «Speriamo con questo di aver chiarito la situazione anche perchè se continuerà la diffamazione nei nostri confronti agiremo presso le sedi competenti per tutelarci».