CATANZARO – Prime prese di posizione per l’importante finanziamento destinato dalla Regione Calabria allo stadio Ceravolo.

Esulta il presidente della prima commissione, Gregorio Buccolieri.

“La notizia dell’importante finanziamento milionario annunciato ieri dal Governatore Occhiuto e dal Presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso, ci conforta e ci entusiasma al tempo stesso guardando all’immediato futuro dello Stadio Ceravolo e agli interventi urgenti di cui necessita. L’amministrazione comunale, appena saranno chiari tempi e modalità di programmazione dei lavori, come fatto fino ad oggi, si muoverà con passo spedito. In tale prospettiva sono certo che il sindaco Nicola Fiorita, la cui fede giallorossa è innegabile, sia il miglior garante possibile per il raggiungimento del risultato finale a fianco dell’Us Catanzaro.

Tutta la città si aspetta una risposta importante a tutela di quello che è il proprio storico tempio del calcio: il Ceravolo rappresenta un simbolo di identità sportiva e un collante sociale anche per dare nuovo slancio a tutto il territorio. Leggendo le prime dichiarazioni a caldo, sono contento che il sindaco Fiorita e il presidente Noto, guardando finalmente al futuro, siano sulla stessa lunghezza d’onda nella volontà espressa di non ripetere assolutamente, in vista degli importanti lavori da realizzare sullo stadio, i gravi errori del passato. Questa è l’occasione preziosa per porre rimedio attraverso una indispensabile concertazione per assicurare, nel tempo, tutti gli interventi di cui il nostro Stadio necessita, alla luce delle diverse prescrizioni richieste per la prossima stagione.

Se, come la giornata di ieri lascia presagire, il lavoro di squadra tra Comune, Regione e Us Catanzaro, ognuno per la sua parte, funzionerà, la città potrà beneficiare di un impianto rinnovato ed efficiente, all’altezza delle ambizioni e dei bisogni della tifoseria”.

GUARDARE AL CERAVOLO NON COME UN COSTO MA COME UN RICAVO. UNO STADIO PER LE PERSONE E UN PROGETTO CALCISTICO DI ALTO LIVELLO

Il consigliere comunale Giorgio Arcuri, dal canto suo, aggiunge:

“A fronte degli scenari economico-sportivi che ormai si sono consolidati negli ultimi anni, era impossibile immaginare un progetto calcistico di alto livello senza che lo stesso fosse preceduto o accompagnato dalla ristrutturazione di una moderna impiantistica sportiva che ne faccia da adeguata cornice. Oggi, grazie all’intervento, alla sensibilità ed alla disponibilità del Presidente Roberto Occhiuto, il sogno si potrà realizzare! La necessità di tale intervento è molto evidente e gli esempi nel panorama nazionale sono numerosi e chiarissimi.

A Reggio Emilia, il Sassuolo si è confermato protagonista nella massima serie in concomitanza con la costruzione e l’inaugurazione nel 2013 del Mapei Stadium, un gioiello architettonico realizzato dalla proprietà stessa con una capienza di quasi 22.000 spettatori. Il Frosinone Calcio, che da più di un decennio fa spola tra la Serie A ed il campionato cadetto, si è dotato di un impianto all’avanguardia: il Benito Stirpe è tutto al coperto ed è omologato per 16.000 spettatori. Anche per la Reggina ed il Crotone sarebbe stato impensabile il conseguimento dei traguardi raggiunti senza l’ammodernamento dei propri stadi avvenuto a partire da inizio 2000. Udine, Bergamo e tante altre realtà italiane, sulla scia di quanto tracciato dai paesi anglosassoni a partire da fine anni 90,  dimostrano questo legame indissolubile tra risultati sportivi duraturi e impiantistica finalizzato a confermare come il calcio non sia più un evento sportivo fine a sé stesso che si esaurisce la domenica, bensì un prodotto che a 360 gradi diventa centrale anche per lo sviluppo economico e sociale. In altre parole, la realtà ha comprovato che non può esistere un serio progetto calcistico privo alla sua base di una struttura moderna ed accogliente.

Lo stadio è un asset fondamentale nella gestione economico-finanziaria di un club calcistico. È preistorico pensare che si possa fare calcio ad alti livelli in un impianto dove, tanto per fare un esempio, a causa delle distanze dovute alle obsolete e inutilizzate piste di atletica, magari la visuale non è ottimale per gran parte degli spettatori. Lo stadio del presente e del futuro è un’infrastruttura complessa dove la manifestazione sportiva diventa parte di una più ampia offerta di servizi che va dall’intrattenimento agli eventi culturali, dallo shopping alla ristorazione. La nuova struttura o l’ammodernamento di un impianto già esistente è un’opera ingegneristica improntata alla massima efficienza energetica, dove lo sfruttamento della luce naturale, la riduzione dei consumi idrici, la gestione dei rifiuti e l’utilizzo di materiali sostenibili sono elementi essenziali.

Il nostro amato Catanzaro ha una proprietà e una conduzione gestionale di altissimo livello. Il profilo societario è tra i più importanti del panorama nazionale. Grazie all’intervento del Presidente Occhiuto adesso ci sono tutti gli elementi per consolidare e rendere duraturo il progetto vincente giallorosso. Il futuro sarà ancora più radioso per le Aquile ora che gli entusiasmanti risultati sportivi saranno subito accompagnati dalla riqualificazione e dal restyling del mitico Ceravolo. L’ammodernamento dello stadio è indispensabile anche perché, transitando da un vecchio modello di stadio concepito come “costo” a quello dell’impianto inteso come “ricavo”, l’indotto generato diventa il propulsore per il raggiungimento ed il mantenimento di ambiziosi traguardi sportivi.

Lo storico Ceravolo presenta ormai ben note criticità. Tanti addetti ai lavori individuano nell’impianto vetusto il vero deterrente a una partecipazione ancor più massiccia della splendida tifoseria giallorossa. L’impianto deve essere necessariamente sicuro e confortevole. La riqualificazione del Ceravolo deve focalizzarsi sulla necessità di creare una struttura pensata per le persone e che fornisca il massimo livello di comodità e sicurezza. Lo stadio deve mirare a produrre servizi per la comunità nel suo complesso e deve essere progettato come destinazione adatta alle famiglie, sia per le partite di calcio che per altri eventi. Non meno importante è, infine, sottolineare il concetto che l’opera deve essere sostenibile ed ecocompatibile, ciò aiuta anche a generare un’immagine positiva di responsabilità sociale ed ambientale.

La passione giallorossa non ha confini. Il pubblico è eccezionale, pertanto, merita uno stadio moderno, un palcoscenico importante che diventi ancor più attrattore della fede giallorossa. I nostri genitori spesso ci raccontano dei tanti tifosi non residenti, provenienti da ogni angolo della Calabria che, in quelle mitiche domeniche degli anni 70/80, affollavano fin dalle prime ore del mattino le vie del capoluogo di regione. Con questa tifoseria, con questa proprietà e con uno stadio moderno le aquile voleranno sempre e solo più in alto”.