PAOLA (Cs) – Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha scarcerato il presunto componente della cosca Calabria Tundis Andrea Alò, cognato di Fabio Calabria, uomo di fiducia del boss Pietro Calabria.
Il 31enne sanlucidano, difeso dall’avvocato Carmine Curatolo del foro di Paola, era detenuto in carcere per estorsione aggravata e plurimi episodi di narcotraffico.
I giudici catanzaresi hanno trasformato la misura afflittiva in quella meno pesante degli arresti domiciliari.
Secondo la Direzione distrettuale antimafia Alò è un elemento della cosca che sarebbe bene inserito nel circuito del narcotraffico organizzato.
Contattato da Calabria Inchieste, l’avvocato Carmine Curatolo, che è in attesa delle motivazioni del Tdl, non ha inteso rilasciare dichiarazioni di merito, se non che ricorrerà per Cassazione al fine di ottenere la libertà totale del proprio assistito.