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Omicidio Maiorano, il Tribunale del Riesame scarcera Alessandro Pagano

E’ la terza volta che il 44enne viene arrestato e poi rimesso in libertà per le vicende legate alla faida di ‘ndrangheta

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Un processo

PAOLA (Cs) – Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha scarcerato Alessandro Pagano, 44 anni, paolano, accusato in concorso con presunti ‘ndranghetisti, dell’omicidio di Tonino Maiorano, l’operaio forestale ucciso per errore al posto dell’ex boss Giuliano Serpa.

E’ la terza volta che Pagano viene arrestato e poi rimesso in libertà per le vicende legate alla faida di ‘ndrangheta che caratterizzò l’hinterland paolano dal 2000 al 2010.

Difeso di fiducia dall’avvocato penalista Francesco Scrivano del foro di Paola, Alessandro Pagano era stato arrestato e poi processato nei primi anni 2000, ma prosciolto nel 2005.

Poi è stato arrestato nuovamente, nell’ambito dell’inchiesta Tela del Ragno e assolto per non aver commesso il fatto.

In particolare, era stato condannato in primo e secondo grado e poi – previo annullamento con rinvio da parte della Cassazione – assolto definitivamente.

Più nei dettagli, Pagano veniva giudicato colpevole – esclusa l’aggravante di cui all’art. 416-bis – e, ritenuta la recidiva semplice e concessa la riduzione di pena per il rito, condannato alla pena di anni sei e mesi quattro di reclusione. La condanna, tuttavia, veniva annullata in Cassazione e, come accennato, a Catanzaro giungeva l’assoluzione per il 44enne.

A luglio dello scorso anno, però, alla luce di nuovi sviluppi investigativi, legati principalmente alle dichiarazioni di nuovi collaboratori di giustizia, Pagano è stato nuovamente arrestato per il concorso nell’omicidio Maiorano perché accusato di essere “partecipe alla pianificazione esecutiva del delitto, nonché soggetto che forniva l’indicazione agli esecutori materiali sul posizionamento della vittima predestinata (“specchietto”) e prestava assistenza nella fase successiva e contribuiva al pagamento del prezzo del delitto”.

Le nuove accuse vengono mosse, a vario titolo e in concorso, oltre che a Pagano, a Romolo Cascardo, Pietro Lofaro, Luigi Berlingeri (condannato a 30 anni di carcere perché coinvolto nella strage di via Popilia avvenuta il 9 novembre del 2000 a Cosenza). Tutti devono rispondere, in concorso tra loro e a vario titolo, degli omicidi di Luciano Martello, avvenuto a Fuscaldo il 12 luglio 2003, e di Antonio Maiorano compiuto a Paola il 21 luglio 2004.

In merito a tale ultimo provvedimento cautelare, il Tribunale del Riesame, adito dal difensore di Pagano, ha confermato l’ordinanza cautelare, ma la Cassazione ha annullato con rinvio a una nuova sezione del Tdl, sempre in relazione alle cosiddette esigenze cautelari.

Ieri, in sede di rinvio, il Tdl ha accolto le richieste dell’avvocato Scrivano e ha annullato l’ordinanza cautelare, liberando Alessandro Pagano.