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Il sostituto procuratore generale Marisa Manzini ospite del Rotary Club di Amantea

Domani interessante incontro pubblico dal tema “Il Potere delle Parole contro il Malaffare”

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AMANTEA (Cs) – Domani, sabato 17 giugno, alle ore 18:30, presso il Mediterraneo Palace Hotel si terrà un incontro pubblico organizzato dal RC Amantea dal tema “Il Potere delle Parole contro il Malaffare”.

Il convegno ospiterà la presentazione del libro “Fai silenzio ca parrasti assai” di Marisa Manzini, sostituto procuratore presso la Procura generale di Catanzaro.

Marisa Manzini è anche collaboratore della commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni anche straniere.

Ha diretto il Comitato scientifico nel corso di Alta formazione sulle “Politiche di contrasto alla mafia – Analisi delle mafie e delle strategie di contrasto” e ha fatto parte del Comitato scientifico nel corso di Alta formazione sulla “Prevenzione della corruzione nella Pubblica Amministrazione” organizzati dalla Fondazione dell’Univerità Magna Graecia di Catanzaro.

È membro del gruppo di lavoro istituito presso il dipartimento per l’Analisi e il monitoraggio dei fenomeni criminali e mafiosi della Pontificia Academia Mariana Internationalis presso la Città del Vaticano. E’ docente presso la Scuola di specializzazione delle Professioni legali presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro.

Insieme all’autrice, partecipano all’incontro la presidente del RC Amantea, Anna Lorelli, il procuratore regionale della Corte dei Conti del Piemonte e socio del RC Amantea, Quirino Lorelli, l’avvocato Giuseppe Bruno della Camera Penale di Paola, l’avvocato Francesca Chiaia assistente del governatore del Distretto 2102 e il giornalista nepetino Salvatore Muoio.

Il convegno sulla legalità voluto dalla presidente del Rotary Club Amantea, Anna Lorelli, partirà dalle considerazioni del coraggioso magistrato, autrice di “Fai silenzio ca parrasti assai” con l’intento di valutare che la forza della ‘ndrangheta risiede nell’omertà, nella capacità di impedire che si parli della crudeltà e della prepotenza che la contraddistinguono e di quanto sia importante la forza della parola e il coraggio di chi la usa nella lotta contro il malaffare.