FUSCALDO (Cs) – L’ex vice sindaco Paolo Cavaliere punta il dito contro l’amministrazione del sindaco, Giacomo Middea, colpevole di essersi attribuita la paternità di tre opere importanti, riconducibili invece al precedente esecutivo.
«Credevo passasse più tempo prima di imbattermi nuovamente in un post che di vero non ha nulla se non quello di confondere nuovamente i cittadini e di far credere quello che non è». Ancora oggi, infatti, l’ex vice sindaco Paolo Cavaliere si è ritrovato «a dover smentire e a far luce, per dare a tutti la possibilità di conoscere e giudicare, su quanto segue».
Il primo cittadino Giacomo Middea, di recente, ha pubblicato un post con il quale «fa credere che è merito della sua amministrazione per aver dato il via a tre opere: Completamento della pubblica illuminazione in Via Serricella; nuova pavimentazione all’interno del cimitero comunale; pavimentazione della scuola secondaria di primo grado. È vero queste sono opere che grazie al lavoro dell’amministrazione precedente oggi sono possibili e non sono volute fortemente dal sindaco Middea, dal vicesindaco con delega ai lavori pubblici Ernesto Bianco e da tutta l’amministrazione».
C’è un errore di fondo, però «tutto ciò è stato voluto fortemente dall’amministrazione precedente. Per questo motivo, bastava scrivere un post chiaro e coinciso di semplice ringraziamento. Chiedo nuovamente all’attuale amministrazione di provvedere a portare a termine le opere, di programmarne altre necessarie e impellenti, invece di scrivere sciocchezze». Da qui la pubblicazione «degli atti consumati nel 2018, i quali esplicitano chiaramente che le tre opere di cui l’attuale amministrazione vuole prendersi il merito in realtà sono state volute dall’amministrazione di cui facevo parte e che non saranno realizzate con fondi di bilancio, per come avete riportato».
infine: «Vi illumino facendovi chiarezza in quanto sono delle economie di tre mutui che sono riportati negli atti che ho pubblicato. Anche oggi caro sindaco e a tutti voi dell’amministrazione devo dire che una bella figura non è stata fatta nei confronti di chi vi ha dato fiducia».
