Terremoto tra gli Enti locali
per quel che concerne l’elezioni del presidente dell’Anci https://www.calabriainchieste.it/2023/06/26/presidenza-anci-calabria-lettera-aperta-di-13-sindaci-no-elezione-divisiva/. I sindaci Nicola Fiorita, Paolo Brunetti, Franz Caruso e Vincenzo Voce hanno deciso di non prendere parte alle votazioni. Alla base del dissenso il fatto che non si sia riusciti a raggiungere un impegno unanime, ma soprattutto la decisione assunta dal presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto di avallare la candidatura di Rosaria Succurro.
«La netta chiusura all’ipotesi di una presidenza condivisa dell’Anci, fortemente richiesta da tutte le grandi città calabresi, rappresenta il momento più basso nella vita dell’Associazione dei Comuni che qualcuno ha voluto evidentemente occupare per spegnere il ruolo critico dei sindaci rispetto a questioni vitali come l’autonomia differenziata, l’utilizzo del PNRR, la gestione dei servizi idrici, dei rifiuti ed energetici». E, ancora: «Quando non si tiene conto dell’opinione strategica di quattro Capoluoghi di Provincia, tra cui il Capoluogo di Regione, e di quasi tutti i più popolosi centri della Calabria, vuol dire che si vuole ridurre l’Anci Calabria ad un’Associazione senza autorevolezza e senza autonomia dal potere politico. Nulla ovviamente contro la persona della sindaca Succurro, ma questa elezione forzata pone dei gravi problemi politici che anche l’Anci nazionale dovrà affrontare. Siamo fieri di avere promosso l’azione congiunta dei sindaci delle grandi Città che, evidentemente, dovrà trovare nuove forme di coordinamento e di rappresentanza per fare valere le ragioni e gli interessi delle popolazioni».
Per questi motivi, «abbiamo deciso di non partecipare ad una votazione che segna il momento più buio nella storia dell’Anci calabrese».
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