COSENZA – L’inaugurazione del nuovo strumento per l’urodinamica computerizzata per l’urologia, che si è tenuto ieri presso l’ospedale “Iannelli” di Cetraro per il direttore generale dell’Asp di Cosenza, Antonio Graziano, è stata l’occasione per parlare dei bilanci dell’Azienda e della grave carenza di medici (https://www.calabriainchieste.it/2023/02/28/bilanci-non-approvati-allasp-graziano-replica-e-si-difende-io-in-carica-solo-dal-2022/)
Nel pomeriggio di ieri, infatti: «Grazie ad una legge dello Stato, voluta dal nostro presidente – ha detto Graziano – abbiamo approvato il bilancio consuntivo 2022, senza l’obbligo di dover approvare prima i bilanci degli anni precedenti 2018, 2019, 2020 e 2021. Per quelli avremo tempo fino a dicembre 2024. La mancata approvazione del bilancio attuale senza aver prima approvato quello precedente ha creato un sistema cristallizzato che negli anni passati non ci ha permesso di fare una programmazione seria. E senza programmazione non si va da nessuna parte. Ma grazie al presidente Occhiuto la sanità sta cambiando».
Ma bisogna fare anche i conti con la grave mancanza di medici. Un problema non di poco conto che impedisce alla sanità calabrese di dare adeguate risposte alle esigenze degli utenti. «La carenza di medici c’è. Inutile negarlo – sottolinea Graziano –Mancano ginecologi, anestesisti, ortopedici, manca tutto e non abbiamo nulla. Eppure, nonostante ciò, non abbiamo chiuso nessun reparto e nessun pronto soccorso eccetto a Rossano, ma soltanto per alcune ore».
Graziano ha poi sottolineato la grande collaborazione con il sindaco di Cetraro, Ermanno Cennamo: «Ci sta col fiato sul collo e chiede di continuo strutture e servizi per la sua comunità. Su Cetraro c’è grande attenzione – ha tenuto a sottolineare il direttore generale dell’Asp di Cosenza – Noi non siamo per i campanilismi perché ogni comunità deve avere strutture e servizi per i cittadini». Ha poi parlato anche del punto nascita dell’ospedale di Cetraro. Un reparto chiuso da agosto 2019 dopo la drammatica morte della giovane mamma Santina Adamo, per una emorragia post parto.
«Per la sua riapertura abbiamo qualche problema di natura burocratica e amministrativa – ha ammesso Graziano – ma mancano i medici anche qui e di conseguenza, non possiamo aprire un punto nascita se non ci sono medici e ginecologi. Il punto nascita ci sarà e spero prima possibile. E su questo c’è un impegno formale. Ma l’impegno più grande sarà quello di dare servizi. Non ci saranno aree di serie a o di serie b, perché stiamo lavorando a 360 gradi in tutti i Comuni e in tutte le aree del comprensorio. La speranza è che fra medici cubani e qualcuno che rinsavisca e venga a lavorare da queste parti si risolva il problema.
«Da quando c’è il presidente Occhiuto è in corso “una vera e propria rivoluzione nella sanità” – ha aggiunto ancora Graziano – Abbiamo fatto oltre 700 assunzioni, 116 stabilizzazioni la prima volta e 151 recentemente e altre ne stabilizzeremo. Questa azienda è un grande cantiere e stiamo incrementando anche il patrimonio dando alla comunità edifici più sicuri, tutto nell’ottica di garantire il diritto alla salute sancito dalla Costituzione. Ogni comunità avrà una tipicità specialistica in base alle sue esigenze e alle sue strutture a cui l’Azienda deve rispondere evitando i viaggi della speranza e facendo diventare, come dice Occhiuto, più attrattivo il nostro sistema sanitario regionale che fa capo all’Asp di Cosenza».
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