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Il Congresso Nazionale della Scuola per l’UGL si terrà in Calabria

Previsti gli interventi del Ministro Giuseppe Valditara, del sottosegretario Paola Frassinetti, del presidente del Consiglio Regionale Filippo Mancuso, dell’assessore regionale Giovanni Calabrese

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REGGIO CALABRIA – «La scelta di tenere il Congresso Nazionale della Scuola per l’UGL qui in Calabria, nel misconosciuto e sottovalutato profondo Sud, vuole essere il segnale, forte e senza remore che il nostro Sindacato non teme sfide e confronti ma anzi auspica che si possa partire da tesori ancora non utilizzati in pieno per costruire il domani».

Così la segretaria nazionale dell’Ugl Scuola, Ornella Cuzzupi, nel presentare il congresso nazionale che, per la prima volta, si terrà in Calabria, a Reggio venerdì 7 pomeriggio presso il Grand Hotel Excelsior.

Sono previsti gli interventi del Ministro dell’Istruzione e Merito, Giuseppe Valditara, del sottosegretario Paola Frassinetti, del presidente del Consiglio Regionale, Filippo Mancuso, dell’assessore regionale al Lavoro e Formazione, Giovanni Calabrese, di segretari nazionali, regionali e delle Utl, del sindacato, dei delegati espressione di  molte provincie italiane e col segretario generale nazionale della Confederazione Ugl, Paolo Capone, che concluderà i lavori.

«Non ci può essere progresso della nazione senza istruzione e formazione, per formare una classe dirigente che sappia rispondere alle sfide ed ai problemi dei decenni a venire. Prioritariamente andrà colmato il divario fra le diverse aree del Paese, purtroppo al Sud e nelle Isole, mezzi, strutture, servizi, attrezzature e possibilità di accesso nelle scuole e nelle università, sono ridotte rispetto al resto dell’Italia».

«L’Ugl dice “no” ad un’istruzione a 2 velocità, reclama le stesse opportunità di studio, anche per frenare la cosiddetta “fuga dei cervelli” dal Meridione, chiede che si rafforzi il “merito”, che è garantito costituzionalmente vogliamo ricordarlo agli “smemorati”, nei confronti degli studenti meritevoli ma in condizioni di disagio ambientale e familiare.

«L’Ugl Scuola negli ultimi anni ha sempre indicato le esigenze più urgenti da risolvere, sperando che prima o poi ci si rendesse conto che l’Istituzione scolastica ha la necessità di veder riconosciuto il diritto allo studio, alla sicurezza e al corretto inquadramento sia esso normativo che economico degli “operatori della conoscenza”».

«Le donne e gli uomini che lavorano nella scuola devono veder riconosciuto il proprio status di architetti del domani. Ecco perché accanto alle rivendicazioni di ordine generale, va sempre posto il problema della Formazione e della piena coscienza di quel che significa essere docente, Ata o dirigente», conclude il sindacato.