CATANZARO – Cambio al vertice del Comando Interregionale Carabinieri “Culqualber”: prima visita ufficiale, questa mattina, a Catanzaro, da parte del nuovo organo di vertice, il Generale di Corpo d’Armata Giovanni Truglio.
Ad accoglierlo, al suo arrivo da Messina presso il Comando Legione Carabinieri “Calabria”, il Generale di Divisione Pietro Salsano, Comandante della Legione.
Quale primo segno di vicinanza, il Generale Truglio ha voluto incontrare il personale dello Stato Maggiore Legionale, i 5 Comandanti Provinciali della Calabria, una rappresentanza dei Carabinieri dei Reparti Territoriali e Speciali in servizio presso le sedi dislocate nella regione e dello squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, nonché i delegati della Rappresentanza Militare.
Nell’occasione, l’alto Ufficiale ha rivolto la sua massima attenzione ai militari presenti, quali rappresentanti di tutti i carabinieri che operano in Calabria, complimentandosi per il lavoro finora svolto e incoraggiando tutti a perseverare nella difesa della legalità e nella tutela dei cittadini, ben consapevole delle difficoltà quotidianamente affrontate e dei sacrifici personali e familiari richiesti per l’adempimento di questa missione.
Il Generale Truglio ha evidenziato la necessità di perseguire nel contrasto alla criminalità, sia organizzata e sia comune, tramite il coordinamento dei Reparti dell’Arma, con le rispettive specialità, che si caratterizzano per essere capillari nel territorio, al fine di tutelare la legalità e garantire la difesa del cittadino.
Nel curriculum professionale del Generale Truglio figurano prestigiosi incarichi di Comando in Italia e all’estero.
Solo per citare alcuni: dopo aver svolto la funzione di Comandante di Plotone Allievi alla Scuola Sottufficiali a Firenze e aver comandato la Compagnia territoriale di Trieste, è stato poi impiegato nel 1° Battaglione (ora Reggimento) Paracadutisti “Tuscania”.
Già dagli inizi degli anni ’90, il Generale Truglio ha partecipato in qualità di Comandante a missioni militari di pace in ambito internazionale sotto egida ONU, NATO e UE con il compito di stabilizzare le aree territoriali di responsabilità italiana nel Corno d’Africa, nei Balcani e in Iraq.
Nel 1993, ha preso parte, con il grado di capitano, all’operazione “IBIS” in Somalia, dove il 2 luglio, fu ferito nel corso della battaglia del Pastificio Mogadiscio.
Successivamente, è stato in Palestina, poi in Albania, dopo a Sarajevo e ancora a Tallil.
Dal 2007 al 2009 è stato il Comandante dell’European Gendarmerie Force, conosciuta in ambito militare come EGF, una Forza di Polizia Europea composta da personale internazionale appartenente alle gendarmerie, ovvero alle forze di polizia a competenza generale e ad ordinamento militare come l’Arma dei Carabinieri, la Gendarmeria francese, la Guardia Civil spagnola, la Marechaussee olandese ed altri corpi di polizia con analoghe caratteristiche.
In Italia, tra i tanti incarichi, oltre ad essere stato Capo Sala Operativa del Comando Generale a Roma, è stato Comandante del Gruppo Operativo “Calabria”, del 8° Battaglione “Lazio”, della 1^ Brigata Mobile, della Legione territoriale “Sardegna” per quasi 4 anni e, per ultimo, di entrambi i Comandi di Divisione dell’Arma dei Carabinieri ovvero la Divisione Unità Mobili e la Divisione Unità Specializzate.
Dopo la visita al Comando Legione, il Generale Triglio ha visitato anche il Comando Provinciale Carabinieri di Catanzaro e ha incontrato gli Ufficiali delle articolazioni territoriali della Provincia.
I Comandi Interregionali dell’Arma.
Sul territorio nazionale sono dislocati cinque Comandi Interregionali, che prendono il nome dalle battaglie a cui l’Arma dei Carabinieri ha preso parte e dove ha avuto numerose perdite.
A Milano ha sede il Comando Interregionale “Pastrengo” di cui fanno parte le regioni Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria e Lombardia.
A Padova ha la sua sede l’Interregionale “Vittorio Veneto” che comprende il Trentino Alto Adige, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia Romagna.
A Roma ha sede il “Podgora” che coordina il lavoro dei Carabinieri di Toscana, Lazio, Umbria, Marche e Sardegna.
A Napoli ha sede l’Interregionale “Ogaden” con responsabilità su Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata e Puglia.
Per concludere, il Comando Interregionale “Culqualber”, che ha sede a Messina, ha competenza sulle regioni Sicilia e Calabria.
La battaglia di Culqualber è stata combattuta a Gondar, in Etiopia, dal 6 agosto al 21 novembre 1941 fra italiani e britannici.
La difesa gondarina ebbe la più cruenta espressione appunto nella resistenza dal caposaldo di Culqualber, che comprendeva la sella omonima, attraversata da una rotabile a tornanti. Il nemico doveva necessariamente transitare da Culqualber per avanzare su Gondar con i reparti corazzati e le artiglierie.
In quella battaglia, anche i Carabinieri del 1º Gruppo Mobilitato si immolarono quasi al completo con tale valore che ai pochi sopravvissuti gli avversari tributarono l’onore delle armi.
Per il comportamento tenuto dall’intero reparto, oltre a numerose menzioni e decorazioni individuali, alla bandiera dell’Arma dei Carabinieri è stata concessa una medaglia d’oro al valor militare.
Nel 1949, la ricorrenza della Patrona dell’Arma, la Virgo Fidelis, è stata fissata per il 21 novembre, giorno in cui cade la Presentazione della Beata Vergine Maria e la ricorrenza della battaglia di Culqualber.