Un'aula del tribunale

L’Anm (Associazione nazionale magistrati)

attacca a muso duro le camere penali calabresi che, per protestare contro le maxi operazioni, aveva proclamato l’astensione da ogni attività giudiziaria per il 10 luglio.

«Lascia attoniti il tenore del comunicato con cui il Coordinamento delle Camere Penali Calabresi – si legge nella nota -ha proclamato l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria per il giorno 10 luglio, risolvendosi nell’ennesimo calunnioso e volgare attacco al lavoro della magistratura, accusata, con un linguaggio evocativo di fatti storici abominevoli, di ammassare esseri umani su bastimenti»

Peraltro, in tale occasione le Camere penali calabresi «si sono spinte oltre l’aggressione ai magistrati, scagliandosi finanche contro la libertà di stampa; manifestando, neanche troppo velatamente, la pretesa di decidere le notizie e i fatti di cui giornali e trasmissioni televisive debbano informare l’opinione pubblica.

Nel ribadire che il lavoro dei magistrati in Calabria si svolge nell’osservanza della Costituzione e delle leggi, si invoca l’intervento del Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura a tutela dei magistrati del Distretto di Catanzaro, a fronte di violenti attacchi che hanno quale unico e chiaro scopo di intimidire i magistrati e delegittimarne il lavoro».