CORIGLIANO – ROSSANO L’Ospedale di Rossano è Spoke Dea di primo livello (pallino pieno), l’Ospedale di Corigliano è stabilimento dell’Azienda di riferimento. In merito, la consigliera regionale e presidente della Terza Commissione Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative, Pasqualina Straface si è detta «orgogliosa dei risultati ottenuti, finalmente curarsi in Calabria non sarà più un miraggio». In particolare, per la consigliera  «la giornata di oggi segna uno spartiacque fra la vecchia concezione di sanità calabrese e quella moderna». Le dichiarazioni giungono a poche ore di distanza dalla presentazione in conferenza stampa da parte del presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto del Piano di riorganizzazione della Rete sanitaria e di quella territoriale.
«Finalmente possiamo annunciare ai nostri cittadini – ha proseguito la Straface – che è in arrivo una svolta epocale. Fondamentale sarà il potenziamento dei nostri ospedali di Corigliano-Rossano, con la previsione di aumento dei posti letto in Medicina, il Pronto Soccorso di Emergenza Urgenza con 10/15 posti letto in più, la Stroke Unit in Neurologia, l’Urologia, l’Emodinamica Mobile che si muoverà in base alle esigenze degli spoke di Corigliano-Rossano, Paola-Cetraro e Castrovillari».

Inoltre «siamo finalmente in grado di dare la bellissima notizia della riapertura dei nosocomi di Cariati e Trebisacce, che sono davvero il punto di svolta per la Regione e soprattutto per il nostro territorio, che ora su tutto lo jonio cosentino vede presidi sanitari funzionali e adeguati ai bisogni della popolazione. Molto importante è anche la notizia delle 67 strutture di prossimità, che sono la risposta ai tanti appelli lanciati dai territori per ottenere in maniera capillare e uniformemente distribuita in ogni parte del territorio regionale il diritto alla salute. Il buon lavoro e il buon governo del Presidente Occhiuto, del Direttore Graziano e del management pagano sempre, avevamo annunciato nei giorni scorsi l’importanza fondamentale di aver ottenuto la ricognizione delle risorse, e adesso che ne conosciamo l’ammontare abbiamo i mezzi per portare avanti questa grande spinta riformatrice che oggi tocca la sanità ma che nei tempi a venire toccherà ogni aspetto del funzionamento della nostra Calabria».

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