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Gogna mediatica per una donna: volantino con nomi e volti dei suoi 15 amanti

Avrebbe avuto rapporti con imprenditori, poltici, calciatori. La donna e l’ex marito hanno sporto denuncia verso ignoti e dai loro profili social traspaiono rabbia e preoccupazione

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PALERMO – Un volantino a colori contenente la foto di quindici presunti amanti di una imprenditrice palermitana compare da giorni sui pali della luce, sui muri e sui parabrezza delle automobili di una vasta zona di Palermo.

La donna è stata messa alla gogna da una persona allo stato ignota che, non si comprende per quale oscura ragione, avrebbe svelato i nomi di politici, avvocati e calciatori palermitani che avrebbero avuto rapporti intimi con la malcapitata imprenditrice.

Da giorni nel capoluogo siciliano non si parla d’altro. E ne parlano anche tutti i giornali siciliani. La notizia è stata anche ripresa dalla stampa nazionale.

Anche perché i volti della donna e dei suoi presunti amanti (quindici) sono finiti alla gogna per le vie della città e l’immagine del volantino sta circolando da giorni addirittura in alcune chat di WhatsApp.

“Sabato sera, dopo lo spiacevole fatto”, la donna e l’ex marito – si legge sul Quotidiano di Sicilia – “hanno sporto denuncia verso ignoti e dai loro profili social traspaiono rabbia e preoccupazione. Soprattutto per i due figli che hanno in comune, che rischiano ora, per colpa di un gesto folle, di subire ripercussioni”.

Grazie a tutti gli amici che da ieri ci scrivono e ci chiamano per manifestare solidarietà per questa orribile situazione che ci vede coinvolti e travolti ma soprattutto sconvolti – scrive l’ex marito dell’imprenditrice -. C’è pura cattiveria dietro un gesto del genere.
Un gesto imperdonabile! Ragazzini ancora minori – continua – che non riescono a farsene una ragione del perché di così tanta malvagità, che cercano di gestire la propria rabbia, il proprio disprezzo e non hanno ancora la maturità per poter affrontare un evento per loro catastrofico, troppo distante e diverso dai loro problemi quotidiani. E mi riferisco non soltanto ai miei cuccioli ma anche ai figli delle persone messe alla gogna da questo gesto ignobile. Amici, parenti, conoscenti, colleghi, clienti – conclude l’uomo – tutti addolorati, disgustati, ma fermamente certi che mai e poi mai io possa essere l’autore di un’azione del genere”.