PAOLA (Cs) – Sarebbe il caso di dire: la Sorical fa acqua da tutte le parti. Negli ultimi giorni, la società delle risorse idriche calabresi, controllata dalla Regione Calabria, a cui è stata affidata la gestione degli schemi idrici di grande adduzione, di accumulo e di potabilizzazione, sembra non riuscire a garantire un servizio efficiente, anche e soprattutto sul tirreno cosentino. Rotture e guasti improvvisi, infatti, stanno costringendo cittadini e Comuni a subire disagi di non poco conto, tra l’altro in un periodo abbastanza delicato, in cui il flusso turistico è in netto aumento.
Inoltre, in diversi Comuni, la portata d’acqua sembra non essere sufficiente a garantire il fabbisogno, portando a turnazioni che creano malumori, impicci e fastidi.
Molti sindaci sono in continuo contatto e confronto con la stessa Sorical, ma, ad oggi, le problematiche non sembrano essere state risolte. Una situazione imbarazzante e per nulla facile da gestire, dalla quale ne consegue un corposo danno d’immagine, oltre alle giuste ire di utenti, cittadini e turisti.
«Non comprendiamo i motivi di questi continui disservizi, ma è arrivato il momento, per la Sorical e per la Regione Calabria, di porre rimedio ad una criticità divenuta insostenibile» – è quanto affermano vari amministratori del tirreno cosentino».
«I cittadini ed i turisti sono sfiniti dalla continua carenza idrica e siamo noi a metterci al faccia ed a subire le conseguenze di un disservizio che merita una soluzione».
Un grido d’allarme che coinvolge anche gli operatori turistici, che devono fare i conti con una carenza idrica che si abbatte, come un macigno, anche sulle loro attività.
Insomma, una situazione incandescente, verso la quale, Sorical, non può più tergiversare, dovendo comunque garantire risposte concrete ai Comuni, ai cittadini ed ai turisti.
giovannifolino@calabriainchieste.it