CATANZARO – Il consigliere comunale Antonio Corsi punta il dito contro il vice sindaco, colpevole di aver ritardato la delibera sull’urbanistica. In particolare Corsi ha denunciato:«Altro che tutela del territorio e lotta alla cementificazione selvaggia! Sono passati 70 giorni dal Consiglio comunale, che ne assegnava solo 30 al vicesindaco e all’assessore all’urbanistica Iemma per riproporre la delibera con cui alcune aree strategiche vengono escluse dai meccanismi della legge regionale 25 sulla cosiddetta “rigenerazione urbana”. E tutto lascia prevedere che ne passeranno tanti altri».
Nelle more di questa riproposizione, «nonostante la raccomandazione dei capigruppo di non rilasciare alcuna autorizzazione, il territorio continua a restare senza difesa. Quella che doveva essere solo una finestra di poche settimane, è diventata un portone spalancato alla possibilità di aumentare i volumi anche nelle zone nevralgiche. Cosa si nasconde dietro questo ritardo che rischia di diventare ancora più ampio, visto che non si hanno notizie sulla nuova presentazione della pratica? Ci sono interessi che vengono tutelati in questo modo strisciante e fuori controllo? Se, come è probabile, andremo a dopo l’estate, ci troveremmo di fronte ad un atto di arroganza e spregiudicatezza senza precedenti. La cittadinanza deve sapere che in questo momento, senza la riproposizione della pratica, in aree come Giovino-Bellino, retro-porto, Germaneto e centro storico, un privato può tranquillamente chiedere l’applicazione della legge regionale n. 25 e quindi aumentare significativamente i volumi».
Il sospetto che «si tratti di un ritardo calcolato e studiato a tavolino dall’assessore Iemma è legittimo. Nei prossimi giorni mi rivolgerò agli organi competenti per segnalare quanto sta accadendo in un settore strategico dell’Amministrazione. Non ci sono ostacoli alla ripresentazione immediata della pratica, poiché anche la commissione consiliare all’Urbanistica, presieduta dal consigliere Buccolieri, ha licenziato la proposta che ribadisce i paletti nelle zone strategiche come Giovino-Bellino, porto, Germaneto e prevedendo un’apertura, invece, per le zone A2 e A3 che riguarderebbero il centro storico.
Intervenga il sindaco Fiorita, che già ha sconfessato l’assessore Iemma su una pratica urbanistica, a ripristinare la legalità e la correttezza nel settore. Ritiri, se necessario, la delega all’assessore Iemma. Si pone anche un problema politico di non poco conto: il Partito Democratico, di cui è espressione l’assessore Iemma, condivide e sostiene questa tattica dilatoria? Cosa dice il principale sostenitore dell’assessore, il capogruppo Fabio Celia? Il PD si è forse trasformato a Catanzaro nel partito della cementificazione? Sono tutti interrogativi legittimi che vanno chiariti».
Così come andranno chiarite le circostanze che «hanno portato all’ottenimento della Bandiera Blu, traguardo sicuramente encomiabile, dopo aver sentito gli interventi di alcuni consiglieri comunali nell’Assemblea dove è emerso che alcuni collettamenti fognari in zone come Santo Janni, Siano e Cava scaricherebbero nel Castace, e da lì finirebbero direttamente a mare nel punto di Giovino individuato quale area di pregio naturalistico. Certo, tutto da verificare, ma potremmo essere davanti ad un riconoscimento supportato da dati forzati. Di tutto questo informerò gli organi preposti perché si faccia chiarezza su questioni inquietanti che gettano sinistre ombre sul governo cittadino».
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