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Posti di terapia intensiva e fondi per ristrutturare gli ospedali: testimonianza dell’ex sindaco Perrotta

«Si era detto che occorrevano 12 milioni di euro per mettere in sicurezza Cetraro e 6 milioni di euro per l'ospedale di Paola»

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L'ex sindaco di Paola, Roberto Perrotta

PAOLA (Cs) – In relazione a una serie di recenti interventi politici registrati tra Paola e Cetraro, vertenti sulla riorganizzazione della rete ospedaliera, con particolare riferimento a quanto verificatosi alcuni anni addietro, abbiamo raccolto la testimonianza dell’ex sindaco di Paola, Roberto Perrotta, protagonista diretto di una serie di assemblee pubbliche e tavoli tecnici svoltisi anni addietro.

Ciò si è reso necessario per ripristinare la verità dei fatti, alterata da chi, non avendo partecipato in prima persona a quei lavori, ha raccolto e offerto all’opinione pubblica informazioni non veritiere rispetto a quanto accaduto in passato.

Il consigliere comunale Roberto Perrotta si è offerto di rispondere ai nostri quesiti.

Ecco di seguito la sua ricostruzione:

«Ho partecipato ad una riunione con l’ing. Massimo Scura e l’allora sindaco di Cetraro Angelo Aita e si diceva che le indagini tecniche fatte fare dall’ASP, avevano dato questo esito: 12 milioni di euro per mettere in sicurezza Cetraro e 6 milioni di euro per l’ospedale di Paola.

In un’altra riunione, alla presenza del dott. Zuccatelli, dei medici e dei sindaci, qualcuno provò a rappresentare una realtà completamente fuorviante del nostro ospedale ed è stato da me immediatamente querelato, dal momento che nessuno doveva permettersi di dire menzogne sulla nostra struttura.

Venne fatta un’altra riunione alla Cittadella regionale, alla presenza dell’on. Santelli, del commissario generale Cotticelli, dei dirigenti medici, tra cui il dott. Candela, del sindaco Aita, del consigliere Aieta e, in video conferenza, del consigliere Di Natale, nella quale furono affrontate problematiche relative alla pandemia.

Proprio grazie all’intercessione della Governatrice e all’insistenza del consigliere Di Natale, abbiamo avuto i quattro posti di terapia intensiva che erano propedeutici alla piena attuazione del decreto. Chi ha buona memoria, ricorda bene ciò che è stato fatto e alle assunzioni di responsabilità dell’amministrazione comunale; basti pensare agli interventi posti in essere presso l’ambulatorio di rione Colonne di Paola, proprio per liberare spazi nella struttura ospedaliera, o alle iniziative intraprese per avere l’elisoccorso e per migliorare il collegamento viario.

Per avere la giusta dimensione, basti pensare alle donazioni raccolte durante la pandemia, e, quindi, ai lavori fatti, direttamente dall’Amministrazione, per rendere sicuro il pronto soccorso.

Non vivo di polemiche o di contrapposizioni, oggi, però, mi piace sottolineare la grande collaborazione avuta dalla Città, dagli operatori sanitari, dalla giunta, dall’intero consiglio comunale e, in particolar modo, dall’avv. Di Natale, nostro delegato alla sanità».

A conclusione, al fine di fare ulteriore chiarezza, Perrotta ancora ricorda: «Voglio ricordare  che, all’epoca, il ruolo di Presidente della Regione non coincideva con quello del commissario e, pertanto, la riorganizzazione non era di sua competenza, ma, ciò nonostante, l’abbiamo vista sempre in prima linea per tutelare il diritto alla salute dei calabresi. Quel diritto tanto importante da non meritare mercificazioni, baratti o mistificazioni e, pertanto, noi vogliamo continuare a credere che le scelte possono e debbono essere fatte soltanto in base a parametri oggettivi ed obiettivi, che devono essere spiegati ai territori e non già calati dall’alto».

«Certo – conclude – sembra trascorsa una eternità: da che si diceva, in periodo pandemico, che bisognava aumentare le risorse per dare migliori le risposte all’utenza, a che, ancora una volta, ci tocca mobilitarci per difendere qualcosa che è sacro».