Home Cronache Pestaggio medico del Pronto soccorso di Paola, Uil Fpl condanna l’accaduto

Pestaggio medico del Pronto soccorso di Paola, Uil Fpl condanna l’accaduto

Serpa, Adele e Di Bella: «Riflettere sul rischio a cui sono sottoposti quotidianamente gli operatori sanitari»

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L'ospedale San Francesco di Paola

PAOLA (Cs) – Medico aggredito a calci e pugni dai parenti di un paziente al Pronto soccorso dell’ospedale di Paola (https://www.calabriainchieste.it/2023/07/15/botte-da-orbi-al-pronto-soccorso-dellospedale-di-paola-medico-aggredito-a-calci-e-pugni-dai-parenti-di-un-paziente/), la condanna della Uil Fpl Tirreno Cosentino, nelle persone di Robertino Serpa, Luigi Adele e Giuseppe Di Bella.

 Si registra la presa di posizione del sindacato in merito all’episodio, di inaudita violenza, accaduto ad un medico preso a calci e pugni da una famiglia fuscaldese che aveva accompagnato un parente al Pronto soccorso dell’ospedale di Paola per una colica renale.

«La Uil Fpl Tirreno Cosentino (Robertino Serpa, Luigi Adele, Giuseppe Di Bella) condanna il gravissimo gesto ai danni del medico R.D.V., verificatosi ieri verso le 13.30 in Pronto soccorso nel nosocomio della città di Paola.

Episodi del genere non dovrebbero verificarsi e fanno riflettere circa il rischio a cui sono sottoposti, quotidianamente, gli operatori sanitari.

Per tanto, si rende necessario che l’Asp di Cosenza intervenga per garantire la sicurezza di chi è chiamato a prestare la sua opera professionale in favore dei cittadini».

 L’aggressione nei confronti del medico sarebbe scaturita perché i familiari dell’uomo pretendevano che fosse, immediatamente, sottoposto ad una tac subito dopo l’arrivo nella struttura ospedaliera. Ma alla risposta del medico di pazientare un pochino si è scatenato il putiferio.

Alcuni parenti dell’uomo, approfittando della porta aperta perché stava entrando un altro paziente, si sarebbero fiondati all’interno come delle furie urlando e inveendo contro il medico, preso a calci e pugni in testa, mentre tutto il personale infermieristico e ausiliario presente veniva pesantemente insultato.

Le urla e il trambusto hanno attirato subito l’attenzione degli altri parenti, circa una decina di persone che attendevano fuori e che hanno tentato di sfondare la porta antipanico per entrare.

Fortunatamente il medico ha evitato il peggio grazie all’intervento degli infermieri e della guardia che a fatica sono riusciti a bloccare l’aggressore. A sedare gli animi è poi intervenuta anche la polizia.

Il tutto è accaduto sotto gli occhi increduli e spaventati degli altri pazienti, quasi tutte persone anziane, che attendevano il loro turno in Pronto soccorso. Il medico, che ha riportato una prognosi di sette giorni, si riserva di presentare querela alla polizia nonostante gli aggressori abbiano poi chiesto scusa.

fiorellasquillaro@calabriainchieste.it