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Dal prossimo anno accademico più posti nella facoltà di Medicina dell’Umg di Catanzaro

Il sindaco Nicola Fiorita: «Più opportunità per i nostri giovani, più medici in futuro per i nostri ospedali»

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L'università di Catanzaro

CATANZARO – «Dal prossimo anno accademico pià posti nella facoltà di medicina dell’Umg, più opportunità per i nostri giovani, più medici in futuro per i nostri ospedali».

E’ quanto dichiara in una nota il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita.

Poi spiega meglio: «Dal prossimo anno accademico, la facoltà di medicina e chirurgia di Catanzaro potrà contare su un numero superiore di immatricolazioni, con un allargamento significativo che consentirà a molti giovani di accedere al percorso formativo per diventare medici chirurghi».

«Lo avevo auspicato a febbraio scorso, con una lettera aperta che avevo indirizzato ai ministri competenti, quelli dell’Università e della Salute, cogliendo in quella fase le aperture positive che c’erano state a livello governativo», ricorda.

«Ora registro con grande soddisfazione – aggiunge – che il ministro dell’Università Anna Maria Bernini ha ufficialmente proposto un significativo allargamento dei posti disponibili nelle facoltà di medicina italiane, di oltre quattromila unità. Una volta concluso l’iter governativo, si procederà successivamente alla distribuzione di questi ulteriori quattromila posti tra le varie Università italiane».

«Il sindaco, pertanto, anticipa che l’UMG «otterrà un incremento molto importante dei posti, anche perché la nostra Università vanta un corso di laurea ormai molto consolidato sotto l’aspetto della didattica e della ricerca, oltre che una dotazione di spazi e attrezzature garantite dalla nascita dell’azienda universitario-ospedaliera “Renato Dulbecco”».

«Sono certo che il rettore De Sarro, insieme al nuovo rettore prof. Cuda e al senato accademico segnaleranno al Ministero le disponibilità logistiche della nostra facoltà e chiederanno che nella distribuzione che sarà effettuata venga tenuto nel debito conto una facoltà che ha grandi margini di crescita».

Poi conclude: «In prospettiva, l’aumento dei posti a medicina consentirà ai nostri ospedali e alle nostre strutture territoriali di avere più medici, tanti giovani preparati e competenti, capaci di misurarsi con le nuove frontiere della medicina e concorrere a realizzare una sanità pubblica di qualità».