Una immagine dei Carabinieri

CUTRO – La Koper torna di nuovo nel mirino della criminalità organizzata. Torna l’ombra del racket nell’area industriale di Cutro dopo un periodo tranquillo. Ignoti hanno esploso colpi di fucile contro uno dei capannoni dell’impresa che produce pannelli coibentati.

Sono in corso indagini dei carabinieri che dovranno appurare se dietro c’è la mano della ‘ndrangheta. Insediatasi nell’ambito del Contratto d’area di Crotone, l’impresa, molti anni fa – nel periodo tra il 2006 e il 2007 – aveva subito diverse richieste estorsive, insieme ad altre aziende della filiera, che erano state imposte dalla cosca Grande Aracri, come acclarò il processo.

Si parla di tangenti da 15.000 euro ma anche di assunzioni di affiliati e dazioni di merci, i pannelli di lamiera prodotti dalla Koper. In quella fase il reggente del clan era Ernesto Aracri, essendo il capo Nicolino Grande Aracri, detenuto. La Dda di Catanzaro non rimase con le mani in mano. Scattò un’operazione, nel gennaio 2010, denominata “Grande Maestro” contro la cosca Grande Aracri, sfociata in diverse condanne, tra cui quella a 17 anni per il boss Nicolino Grande Aracri.