PAOLA (Cs) – «Sulla querelle relativa alla vicenda Ospedale San Francesco di Paola resto senza parole dinnanzi ai toni usati da un ex rappresentante delle istituzioni. Si arriva persino a ledere la dignità politica ed istituzionale di un sindaco assente alla protesta presso la Cittadella Regionale perché in quel momento impegnato proprio a Catanzaro ma per stare vicino al padre, operato al cuore».
Lo afferma Marco Minervino, consigliere comunale di maggioranza del comune di Paola, nel manifestare vicinanza e solidarietà al sindaco di Paola, Giovanni Politano.
«Simili atteggiamenti – prosegue – avallano ancora una volta la mia scelta personale di allontanarmi da un gruppo che ormai intende la politica come una competizione, purtroppo atta ad allontanare i cittadini dall’esercizio delle proprie funzioni di analisi critica e alle proprie deduzioni nei confronti delle scelte delle istituzioni».
«Le bugie hanno le gambe corte – prosegue Minervino – ma si continua a far credere ai Paolani che il sindaco non abbia voluto difendere l’Ospedale quando ha fatto di tutto per tutelarlo, con un doveroso dialogo istituzionale, e altre azioni che ha intrapreso, invece di prendere parte a sit-in e quant’altro».
«Atteggiamenti questi che ad oggi più che salvare l’ospedale, generano confusione e minano solo la tranquillità – e non la stabilità – della maggioranza amministrativa, ma soprattutto risultano essere atteggiamenti molto pericolosi, generatori di odio in momenti già socialmente delicati. Bisogna stare attenti alle parole e ai discorsi che si intavolano perché si rischia di generare come la storia ci insegna reazioni sociali incontrollabili. Basta, è il momento di fermare tutto ciò».
Minervino continua: «Attenzione. Siamo buoni, ma non fessi. Non è consentito a chi ha posti in giunta di attaccare la maggioranza. Comprendo il gran caldo che toglie lucidità, ma se si critica aspramente una maggioranza bisogna poi passare dalle parole ai fatti ed essere consequenziali. Qualcuno si assumerà la responsabilità di queste azioni. Ma si sa, il tempo è galantuomo e noi comunque andiamo avanti per la nostra strada».