AMANTEA (Cs) – Nella tarda serata di ieri, l’ex candidato alle recenti elezioni amministrative, Andrea De Luca, ha denunciato (con foto e video postati anche sui social) un copioso sversamento di liquami fuoriuscito dalla pompa numero 4, ubicata nei pressi della pista ciclabile, ovvero a pochi passi dal mare ad Amantea. L’odore nauseabondo ha scatenato non poche polemiche tra residenti e villeggianti della zona. Sull’accaduto si sono espressi anche il segretario del Partito democratico, Enzo Giacco e la consigliera di minoranza, e capogruppo di “Per Amantea” Emilia Di Tanna.
«Io ho segnalato anche nei giorni scorsi e oggi nuovamente all’ assessore Marco Vetere le diverse situazioni di disservizio e fuoriuscita di liquami da diverse stazioni, non solo la 4, ma anche ai PIP», ha scritto Di Tanna. «Non ho postato i video sui social, ma li ho inviati a chi di competenza richiamando l’amministrazione a cambiare approccio perché purtroppo non c’è una adeguata organizzazione, ad esempio la messa in opera di sensori che allertino in tempo utile della criticità di ogni singola stazione di pompaggio per dare il tempo agli operatori di intervenire per tempo». Purtroppo quando i liquami fuoriescono, «il danno è già fatto e le condizioni in cui devono andare a lavorare gli operatori sono terribili».
Infine: «Il mio messaggio a Marco Vetere, non è il momento di speculare e io non lo sto facendo, ma non posso non sottolineare che quello che sta accadendo quest’anno non è mai successo. Dovete rivedere l’approccio al problema».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l‘intervento di Giacco, il quale ha scritto: «Di una gravità inaudita lo stato in cui si trova la pompa n. 4. C’è una sola parola da usare, vergognoso». E, ancora: «La cosa che trovo davvero incomprensibile sono gli inviti, dinanzi alle cose che non vanno (che si tratti di una fogna che scorre a cielo aperto, del mare sporco, di una buca in mezzo alla strada, della mancanza d’acqua, ecc), a stare zitti perché altrimenti “si denigra il paese”. Io penso che “il paese” lo si denigri facendo credere che vada tutto bene consegnando poi brutte sorprese a chi viene a soggiornare in città o viene a visitarla».
Infine: «Risolviamoli i problemi. Che in questo possiamo essere tutti uniti. Possiamo essere migliori di così. Possiamo essere migliori di una richiesta di silenzio»
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