TIRRENO – Ennesima domenica di mare sporco in varie zone della Calabria tirrenica (https://www.calabriainchieste.it/2023/07/03/il-mare-e-una-cloaca-e-occhiuto-pensa-al-capodanno-della-rai-in-calabria/)-

Foto, video, segnalazioni e lagnanze giungono da questa mattina sul nostro numero whatsapp (3792693030) e all’indirizzo email (info@calabriainchieste.it).

Turisti e residenti presenti sulle spiagge di numerosi comuni della costa tirrenica segnalano  anche oggi situazioni drammatiche: temperature elevatissime e mare vietato per la famigerata chiazza marrone in alcuni Comuni e, in altri tratti di costa, per la schiumetta che galleggia insidiosa.

Viene altresì segnalata, in determinati tratti di costa, la presenza di escrementi galleggianti.

Dunque, persiste il fenomeno del mare sporco, nonostante i numerosi controlli che le Forze dell’ordine e l’Arpacal effettuano quasi quotidianamente in varie zone della Calabria. V’è da dire, tuttavia, che non sempre si tratta di inquinamento, ma il mare è quasi sempre sporco, come documentato in varie zone della regione con smartphone.

Soprattutto nei mesi di luglio e agosto. Ed è così da diversi decenni. A nulla servono gli slogan e le campagne da bere, le sfilate coi battelli e le campagne social: la politica e le istituzioni dimostrano incapacità nella soluzione di questo triste fenomeno.

E nessuno si dimette, nessuno paga, tutti blaterano, si arrampicano sugli specchi e cercano di trovare una giustificazione, una “toppa” da mettere fino a quando sono in carica. Poi, usciti di scena, protestano anche loro contro i governanti di turno. E via, così, all’infinito, da decenni. Il turista non ritorna più, l’economia è fortemente compromessa. La Calabria lentamente muore.