CORIGLIANO ROSSANO (Cs) – «Amici calabresi chiedetemi cosa volete ascoltare…». Stefano Bollani, vestito completamente di bianco sul palco del Quadrato Compagna di Corigliano Rossano, incanta come sempre nell’ambito di un tributo alla musica mondiale. Un mix di suoni e melodie che è un vero e proprio omaggio all’arte dell’improvvisazione.

Ammalia con il suo pianoforte e riceve il giusto tributo dagli appassionati che hanno risposto positivamente all’evento promosso da Piano B – in collaborazione con GF Entertainment – per la rassegna “Exit. Deviazioni in arte e musica“.

Dopo il successo di Lastrico, della scorsa settimana, si è bissato con il “Piano Solo” dell’ormai stranoto Bollani, uno dei jazzisti italiani più noti, sia in Italia e sia all’estero, per le sue indiscutibili qualità musicali certamente, ma anche per certe doti da “personaggio” eclettico e fuori dai più convenzionali costumi castigati del jazz. 

D’altra parte i suoi molteplici interessi, la disinvoltura nel passare agevolmente da un genere all’altro, l’abilità di intrattenitore, lo hanno reso personaggio televisivo popolare con un buon seguito di spettatori, fedeli agli appuntamenti con i suoi programmi, l’ultimo dei quali, “Via dei Matti numero 0”, andato in onda su Rai 3, ha riportato risultati lusinghieri in termini di share.

Uno spettacolo nello spettacolo, in cui è accaduto di tutto. Il pianista milanese ha suonato davanti ad un teatro gremito con la stessa naturalezza con la quale eseguirebbe il pezzo a casa sua, mentre gli occhi di ogni spettatore saltellavano tra il desiderio di seguire le mani miracolose di questo fuoriclasse dei tasti e le gambe impazzite che sembravano guidate da un burattinaio sopra di lui.

Da Carosone al jazz ai ritmi brasiliani, con improvvise incursioni nel pop o nel repertorio italiano degli anni Quaranta. Passando per Orietta Berti con “finché la barca va” e Pino Daniele con “Je so’ pazzo”. Nel mezzo un saluto al “paladino” di casa: “ho scoperto solo oggi che Ringhio è di Corigliano…“.

In questo vero e proprio flusso di coscienza musicale, il riso e l’emozione si sono mescolate. Con il pubblico a decidere il bis ed i tris pure. Il clou del concerto è il finale, quando Bollani chiede al pubblico di scegliere alcuni titoli che vorrebbe sentirgli suonare. Li scrive su un foglio, sorride e si lascia andare per creare immediatamente un medley improvvisato tipo jukebox: un medley imprevedibile in cui il virtuosismo si è mescolato all’irriverenza.

Bollani è tornato in Calabria ancora una volta per Piano B, a distanza di anni e, come al Castello Normanno Svevo di Cosenza anche a Corigliano-Rossano all’interno del cartellone “CoRo Summer Fest” voluto dall’amministrazione comunale, ha certamente lasciato il segno. Quello del suo pianoforte, nero. Pronto a viaggiare tra i tasti ed in altri luoghi, senza confini, sconfessando i generi musicali.

Per la qualità dell’offerta e la pluralità delle espressioni artistiche, l’innovazione, la qualificazione delle competenze, l’interazione tra lo spettacolo dal vivo e la filiera culturale, educativa e del turismo messe in campo dall’organizzazione, il Festival “Exit. Deviazioni in arte e musica” è riconosciuto dal Ministero della Cultura a valere sul Fondo Unico per lo Spettacolo e dalla Regione Calabria a valere sul Piano di Sviluppo e Coesione 6.02.02 e promosso dal brand Calabria Straordinaria.