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Firmato in Calabria accordo fra Anci, Corecom e Arpacal per controllare inquinamento elettromagnetico

«La Calabria è la prima regione d’Italia a rendere concreta e operativa la legge 36, conciliando e favorendo il miglioramento delle connessioni con la tutela della salute»

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COSENZA  – Il primo accordo di programma d’Italia. È stato firmato ieri il protocollo tra Anci Calabria, Arpacal e Corecom per la tutela dell’ambiente e il contrasto all’inquinamento elettromagnetico.

L’accordo, sottoscritto dal presidente Anci, Rosaria Succurro, dal commissario straordinario Arpacal, Emilio Errigo e dal presidente Corecom, Fulvio Scarpino è un importante piano attuativo della legge 36/2001 che disciplina compiti e funzioni dei comuni e delle agenzie ambientali.

Con la sottoscrizione dell’intesa Anci esorta i comuni a dotarsi dei piani di inquinamento elettromagnetico, veri e propri strumenti di controllo che devono agire per rispettare i limiti imposti dalla normativa in materia.

Corecom ed Arpacal svolgeranno le funzioni prescritte dalla legge in cooperazione con i comuni.

«Siamo lieti che la Calabria – hanno detto Rosaria Succurro, Emilio Errigo e Fulvio Scarpino – sia la prima regione d’Italia a rendere concreta e operativa la legge 36, anche alla luce delle evoluzioni scientifiche e dell’importanza di conciliare e favorire il miglioramento delle connessioni con la tutela della salute.

Con questo accordo quadro – hanno aggiunto i tre rappresentanti istituzionali – a cui seguiranno le circolari applicative, veniamo incontro sia alle esigenze dei comuni, che vanno sostenuti istituzionalmente, sia a quello primario dei cittadini, la cui tutela è imprescindibile.

L’accordo sarà illustrato prossimamente al Presidente della Regione, Roberto Occhiuto, e si spera possa divenire punto di riferimento sia per le altre regioni italiane, sia per ogni possibile, ulteriore intervento legislativo in materia».