Il consigliere Antonio Corsi

CATANZARO – Il concorso per la nomina del comandante della Polizia Municipale di Catanzaro è bloccato. Una situazione poco chiara che ha spinto il consigliere comunale Antonio Corsi a chiedere spiegazioni all’amministrazione in carica.
«Nella rivisitazione della struttura burocratica comunale, c’era un concorso che valeva più degli altri: quello per individuare il nuovo comandante della Polizia municipale. Non soltanto perché i tentativi della precedente Amministrazione erano andati a vuoto, ma perché se c’è un settore che ha bisogno di una guida tecnica autorevole, che ‘metta ordine’ dopo anni di ‘autonomie e licenze’, è proprio quello dei vigili urbani».
Quel concorso che, «con l’avvento della nuova Amministrazione sembrava procedere spedito, si è incredibilmente bloccato. Non voglio speculare su quali logiche abbiano determinato questo clamoroso fermo, ma vorrei porre delle domande al sindaco Nicola Fiorita e all’assessore al ramo Marinella Giordano».
In particolare Corsi si chiede: «È possibile che un concorso così importante possa essere congelato per un paio di articoli su una specifica testata online? Sulla sospensione della procedura ha deciso il sindaco o prima si è consultato con i suoi due consulenti? E ancora questa decisione è stata adottata in sinergia o è stata subita dal segretario generale del Comune di Catanzaro?».
A proposito, «che fine ha fatto la richiesta di chiarimenti all’Anac in merito alla composizione della commissione? Ci sono state pressioni da parte di alcuni consiglieri comunali della maggioranza di Fiorita su questo concorso? Ci sono consiglieri comunali della maggioranza di Fiorita che hanno provato compiacimento per la chiusura di determinate attività e che pretendono di influire sulla scelta del candidato ideale a divenire il comandante della polizia municipale?».
In definitiva: «l’arenamento del concorso ha ragioni tecniche o ‘motivazioni’ politiche? Quesiti che oltre a Fiorita giro al vicesindaco Giusy Iemma a cui chiedo inoltre: poiché è stato abbondantemente superato il termine di 30 giorni dell’atto d’indirizzo sulla pratica di rigenerazione urbana (e la cui nuova formulazione tarda ancora ad arrivare) agli uffici comunali sono arrivate richieste di cambi di destinazione d’uso, permessi di costruire o ampliamenti  relative a quelle aree che invece dovrebbero essere salvaguardate? E se si, come si sono comportati gli uffici?».
Infine: «Mi auguro, in nome della trasparenza e della legalità, che la magistratura possa indagare e quindi fare luce su queste vicende da me segnalate, al pari di tante altre che riguardano questa Amministrazione comunale»
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