CATANZARO – «A seguito di una intensa attività di intelligence è stata effettuata una perquisizione presso una sezione di Alta Sicurezza dell’Istituto Penitenziario di Catanzaro, che ha consentito di ritrovare diversi cellulari all’interno di un carrello utilizzato per la distribuzione del vitto dei detenuti». Lo fa sapere il segretario regionale della UILPA Polizia penitenziaria Salvatore Paradiso.
«Tale ritrovamento – prosegue Paradiso – ha impedito sicuramente alla criminalità di poter comunicare con l’esterno ma non sfugge l’inquietante circostanza che continuino ad essere introdotti dei cellulari nelle carceri nonostante il nuovo reato che punisce chi detiene o introduce cellulari negli Istituti penitenziari. Probabilmente la risposta dello Stato deve partire soprattutto da investimenti tecnologici – jammer o altri inibitori di segnale- atteso che non sembra che la funzione di deterrenza introdotta dai nuovi reati stia producendo risultati».
Il segretario regionale della UilPA Polizia Penitenziaria aggiunge: «Purtroppo quello del ritrovamento di tali strumenti, spesso anche per le piccole dimensioni, sta diventando una piaga degli Istituti di pena. Tuttavia tale fenomeno può essere arginato mettendo in campo professionalità, attenzione e capacità di osservazione, caratteristiche messe in campo dal personale di Polizia Penitenziaria».
Nondimeno va rilevato che «sotto la guida di persone capaci come il Comandante Paino i buoni risultati non si fanno mai attendere. Nonostante ci sia una carenza nell’organico e spesso anche la mancanza di strumenti tecnologici avanzati – conclude Paradiso – con l’impegno, il sacrificio e l’orgoglio di chi appartiene ad un grande Corpo di Polizia, si può sempre porre un argine a comportamenti che minano la sicurezza degli Istituti».