Caterina Bruno

SAN LUCIDO (Cs) –

La consigliera comunale di minoranza e capogruppo di “Cambiare si può”, Caterina Bruno accende i riflettori su quanto discusso nel recente consiglio comunale per quel che concerne la revoca dei lavori al Porto ed i lavori in località Miccisi.

«Durante il consiglio comunale  straordinario ed urgente, tenutosi lo scorso  venerdì, che viene  concesso esclusivamente  dal Presidente del Consiglio e non dal Sindaco, sempre raggiunto il numero minimo dei consiglieri richiedenti, come la norma sancisce a chiare lettere», il capogruppo di Cambiare Si Può, Caterina Bruno, interrogava la maggioranza consiliare, con carte alla mano, sui motivi dell’avvio del procedimento di revoca da parte della Regione Calabria, degli “Interventi di adeguamento normativo e funzionale del Porto – 1° stralcio funzionale”.

Il tutto scritto nero su bianco nella nota trasmessa dalla Regione Calabria dipartimento n. 10, prot. n. 307561 del 05/07/2023 avente ad oggetto, P.O. FEAMP2014/2020 – misura 1.43 – codice progetto 04/PLS/18 – Beneficiario “Comune di San Lucido”. «Considerato che dalla suddetta nota, si evince che è stata prodotta, in data 14 giugno 023, da parte del Comune di San Lucido una richiesta di SAL, non ricevibile dalla Regione Calabria, in quanto l‘importo stesso richiesto, risulta essere inferiore al 30%, dell’importo dei lavori del suddetto finanziamento regionale, come previsto dal bando e dalla convezione sottoscritta tra il Comune di San Lucido e la Regione Calabria nel lontano 26 febbraoo 2019, ecco perché l’avvio del procedimento di revoca».

A dire del Sindaco in consiglio comunale «si trattava di una mera comunicazione inviata a tutti i comuni firmatari della convenzione. Quanto precisato nella nota è solo l’avvio del procedimento di revoca con la motivazione di una non corretta richiesta di SAL e non cita minimamente che la nota è stata inviata a tutti i Comuni firmatari di convenzione del predetto finanziamento».

E, ancora: «Noi questo leggiamo e pertanto la preoccupazione è fondata. Se agli atti è visibile ulteriore corrispondenza tra l’ente e la Regione, questo lo disconosciamo, anche perché è di consuetudine ormai inviare pec con atti utili in consiglio, indirizzati sia all’opposizione che ad enti sovracomunali la sera prima della seduta consiliare. Quanto detto non dà facoltà al Sindaco di offendere le opposizioni».

La Bruno, quindi, suggerisce alla maggioranza di «lavorare meno frettolosamente e con più chiarezza», ribadendo la preoccupazione «per questa comunicazione ricevuta dalla regione Calabria è più che lecita, è più che fondata».

La consigliera di minoranza si chiede, ancora «perché iniziare e finire frettolosamente i lavori nei prossimi tre mesi, tempi dettati dalla stessa maggioranza in Assise, e non aver dato inizio ai lavori di cui al finanziamento, dal giorno successivo all’insediamento dell’amministrazione De Tommaso, invece che ricorrere a proroghe su proroghe? Di finanziamenti ad oggi che hanno concluso l’iter procedurale e che potevano sottrarre tempo al bando in questione, non ne abbiamo contezza».

L’esponente di “Cambiare si può” incalza «bisogna indicare alla maggioranza sempre la strada corretta da percorrere, per avere i risultati tanto attesi dalla cittadinanza? Ricordiamo, il non rispetto dei termini di richiesta del SAL, è motivo di revoca, e non solo per questo bando, ma per la stragrande maggioranza di quest’ultimi. È prassi. Rispettare il cronoprogramma del bando e non disattendere gli inviti di convocazioni presso la Regione Calabria alla presenza di tutti i Sindaci firmatari della stessa Convenzione, potevano essere le modalità per imparare a chiedere le anticipazioni, semmai vi fossero stati dubbi in merito».

Pertanto il capogruppo di Cambiare Si Può, esorta la maggioranza «a lavorare ed anche bene, nel rispetto delle regole, regole disattese anche nell’autorizzazione rilasciata per i lavori di ripascimento della Località Miccisi».

Anche su questo punto, oggetto di richiesta del consiglio comunale straordinario ed urgente, a firma  del gruppo Cambiare Si Può, Caterina Bruno, chiede pubblicamente in Assise e rivolgendosi al Sindaco in particolare, «perché un’autorizzazione a dir suo regolare sul prelievo di sabbia dalla località Miccisi, richiedeva alle 14 di uno dei giorni più caldi di sempre, la presenza di De Tommaso sul luogo? forse a direzione lavori o a ripristinare lo stato degli stessi, nella località predetta?  La conseguenza di fare frettolosamente lo spostamento di sabbia all’interno dello stesso comune, è stato quello di trovarsi i residenti di Miccisi pronti a scontrarsi contro il Sindaco per quanto stava accadendo».

La Bruno ricorda come «ad oggi lo stato dei luoghi non è stato ripristinato, per come dettato nell’autorizzazione, ossia effettuando i giusti livellamenti dopo il prelievo della sabbia, tutto per come disposto in quell’arruffata autorizzazione fatta di refusi e di copia e incolla».

Il componente di minoranza chiede altresì «perché l’area non è stata picchettata prima di dare inizio ai lavori, sempre per come dettato nell’autorizzazione che permetteva lo spostamento di sabbia da una zona all’altra del Comune? Ci sono delle responsabilità. Perché è stato fatto tutto così velocemente se i riferimenti autorizzativi indicati, sono di molto antecedenti all’autorizzazione stessa? Se si era a conoscenza del lavoro di ripascimento da farsi, perché per motivi a noi estranei, gli stessi vengono fatti in piena estate? Un sindaco che lavora sempre in modo frettoloso fa pensare che rispettare le regole, sia secondario alla realizzazione del fine. Il suo motto diremo d’ora in avanti “qualsiasi fine giustifica i mezzi “. Il Comune, ricordiamo a De Tommaso, non è casa propria e le regole vanno rispettate, cosi dar esser d’esempio per i cittadini che si onora di rappresentare, da qui le basi per avere quella giusta autorevolezza per sconfinare gli atti intimidatori ricevuti e solo successivamente organizzare manifestazioni di solidarietà a tal fine»

È d’obbligo rispettare «i contenuti delle autorizzazioni rilasciate soprattutto le persone con le quali si ha il piacere di confrontarsi». Tante le domande fatte in Consiglio Comunale da Caterina Bruno al Sindaco, la quale continua affermando che «il primo cittadino con i soliti giochi di parole, oscura le verità offendendo l’operato dell’opposizione».

Infine: «Si attendono risposte concrete da De Tommaso, non le solite storielle, si attende la realizzazione del porto» essendo la stessa consigliera Bruno pronta così come ribadito durante l’Assise «ad offrire il proprio contributo per la realizzazione del progetto.  È il suo caro Sindaco il castello di sabbia che sta per svanire agli occhi di tutti. Aveva un’occasione quella di dimostrare con i fatti che ci sbagliavamo, purtroppo, anche in questa occasione ha dimostrato esclusivamente una grandissima incapacità nel gestire la cosa pubblica».

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