CATANZARO – «Il ruolo svolto dagli operai forestali nella tutela del territorio è fondamentale, specie in una regione come la Calabria con 670.968 ettari di boschi. Quello dei forestali è un comparto produttivo sia nel contrasto al dissesto idrogeologico che nella manutenzione del territorio».
E’ quanto dichiara in una nota la segretaria generale Flai Cgil Calabria, Caterina Vaiti.
«Indispensabile la loro attività in termini di prevenzione e spegnimento incendi tanto che anche quest’anno la Flai ha sottoscritto il progetto obiettivo che ne struttura l’operato, in particolar modo proprio in questo comparto. Una lotta dura quella agli incendi ma gli ultimi dati aggiornati al 2022 offrono spiragli di luce con un netto calo degli eventi registrati rispetto al 2021».
Si ricorda, tra l’altro, che gli operai forestali sono impiegati in più ambiti, si occupano anche di vivaistica, oltre che del monitoraggio e della sorveglianza idraulica della rete idrografica calabrese, della forestazione e difesa del suolo.
«Proprio il 12 maggio – spiega Vaiti – abbiamo protestato davanti alla Cittadella regionale contro la disattenzione del governo e della giunta verso il settore forestazione e ambiente».
«A partire dal rilancio della forestazione calabrese, la cura e manutenzione dell’ambiente e del territorio regionale, l’apertura di un confronto su un grande progetto di riforestazione, gestione dei popolamenti e attività di vivaistica. Ma serve, anche un piano straordinario di assunzioni: in Calabria il territorio si sgretola, ma i forestali sono poco meno di quattro mila e con un’età media di 60 anni e sono fermi dal punto vista contrattuale a oltre dieci anni fa».