TORTORA (Cs) – Terreno incolto a rischio incendi preoccupa i cittadini del Comune di Tortora che hanno inscenato una protesta per attirare l’attenzione delle autorità competenti affinchè si prendano provvedimenti.
Il terreno in questione è quello in cui è ubicato lo stabilimento dismesso dell’ex Marlane, azienda tessile del gruppo Marzotto di proprietà del confinante Comune di Praia a Mare. Un’area in cui la vegetazione, cresciuta in modo incontrollato per lo stato di abbandono, alimenta il rischio incendio.
Una situazione la cui potenziale pericolosità si aggrava in estate a causa del caldo.
I residenti in via Biagio Pucci, temono il pericolo derivante dal fatto che le loro abitazioni si trovano a poca distanza dal terreno.
«Non possiamo procedere alla pulizia – ha detto il sindaco di Praia a Mare, Antonino De Lorenzo intervenuto sulla questione – perché l’area é stata sequestrata dall’autorità giudiziaria nell’ambito dell’inchiesta avviata sulla gestione dell’ex Marlane».
Gli abitanti della zona ricordano che nel settembre del 2020, nelle stesse condizioni e nella stessa area, era scoppiato un vasto incendio che era arrivato a lambire le case di via Pucci, costringendo i residenti a riversarsi in strada e a tentare di spegnere il rogo con le loro forze a causa dell’indisponibilità di mezzi e personale dei vigili del fuoco, impegnati su altri roghi.