AMANTEA (Cs) – I consiglieri comunali di “Cambiamo rotta” – Luigi Socievole, Rossella Ferraro, David Viola e Mario Bruno – replicano alla consigliera di minoranza e capogruppo di “Per Amantea”, Emilia Di Tanna, relativamente a quanto registrato nella seduta del consiglio comunale del 4 agosto.
«Emilia Di Tanna è, per fortuna, ormai fuori dai nostri schemi e dai nostri radar, tanto è diversa e lontana da noi», scrivono gli oppositori. «Ciò nonostante non disdegna di attaccare, con gran garbo, i vecchi compagni di viaggio. L’abbiamo conosciuta affabile e dolce come il miele e la ritroviamo corrosiva ed acida come un barattolo di pomodoro andato a male. Per lei va bene così? Noi dopo questa volta non le risponderemo più. Per rispetto verso noi stessi e verso di le».
Su Calabria Inchieste, a proposito dell’ultimo consiglio comunale, «discorre diffusamente degli argomenti che non sono stati trattati, perché non presenti nell’ordine del giorno (regolamento), o perché ritirati (modifiche reg. di contabilità) per correzioni, suggerite, mi è parso di cogliere, dalla nuova segretaria comunale».
Sul bilancio «si è limitata, opportunamente, ad esprimere lo stesso parere, contrario, di “Cambiamo Rotta”. Nell’articolo però abbiamo letto cose di cui non ricordiamo abbia parlato in consiglio. A seguire, a parte l’introduzione pittoresca e viperina ad un tempo (balletto, ennesima lezione di contabilità e finanza, buonismo stancante) parla di Gigino Socievole che “ha sviscerato tutti i problemi…ed ha fornito ulteriori soluzioni possibili…per uscire dal pantano…un ottimo lavoro per il sindaco suo grande amico….che però lo ha liquidato dicendo che …era un riscontro di tutto quello che la sua maggioranza stava già facendo”. Di Tanna, secondo lei, da uno che ha pubblicamente definito un “guascone, istrione, mistificatore quando serve, a volte arrogante e supponente e che non è uso a chiedere scusa quando sbaglia”, Socievole poteva illudersi di ottenere qualcosa di diverso?».
Il Sindaco sa bene e anche lei, Di Tanna, che «molte di quelle cose sono state dette e lasciate scritte diversi mesi addietro. Il personaggio lo conosciamo bene, con tanti difetti, come tutti noi, ma con alcuni pregi che non vediamo in chi si muove e si dimena per buttarlo giù. Se la sua maggioranza tiene, resta lì per tutta la durata del mandato».
Infine: «Noi non parteciperemo a trame e combutte sotterranee ma continueremo a fare opposizione a modo nostro, anche sotto forma di misure, suggerimenti e proposte. Non per Pellegrino ma per la città, se da noi ritenute valide. Più avanti si legge qualcosa di poco chiaro “a qualche incarico a qualcuno del gruppo?” Ci auguriamo si tratti di un refuso e non voglia essere una fantasiosa quanto volgare insituazione. La consegna scritta della tabella di marcia per la maggioranza è stata fatta, come in passato, non per autocompiacimento o ostentazione ma, molto più terra terra, affinché ne resti traccia. Era facile da comprendere ma lo precisiamo per chi è uso ad alimentare falsità e fake news..
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