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Il Sindacato Uil Fpl al sindaco di San Lucido: «Ospedale unico, vera e propria utopia»

Robertino Serpa, Luigi Adele e Giuseppe Di Bella: «Tuteli i suoi cittadini, indossi la fascia e manifesti contro la spoliazione del nosocomio paolano»

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Una corsia ospedaliera

PAOLA (Cs) – La UIL-FPL Tirreno cosentino, nelle persone di Robertino Serpa, Luigi Adele e Giuseppe Di Bella, appresa la proposta avanzata dal sindaco di San Lucido, Cosimo De Tommaso, circa la nascita di un ospedale unico tirrenico, esprime «tanta amarezza e delusione», parando al contempo di «vera e propria utopia» (https://www.calabriainchieste.it/2023/08/09/il-sindaco-di-san-lucido-lancia-lidea-di-un-ospedale-unico-del-tirreno-cosentino/).

«Apprendiamo con tanta amarezza e delusione – affermano i sindacalisti in una nota – della proposta esposta dal primo cittadino di San Lucido in cui lo stesso afferma che basterebbe un ospedale nuovo, sapendo anche lui che per adesso è una vera e propria utopia. Peccato solo che se ne accorge troppo tardi della vera urgenza e problematica che attanaglia il sistema sanitario sul Tirreno cosentino da più tempo, e che da più tempo abbiamo messo in luce», aggiungono i sindacalisti.

«Negli anni – precisano – siamo stati il primo sindacato a manifestare la volontà di una nuova costruzione unica sul tirreno cosentino con tutte le branche specialistiche necessarie, ci sorprende come il primo cittadino sembra aver scoperto l’acqua calda».

«Si sarebbe dovuto preoccupare dei propri cittadini, tutelarli, indossare la fascia e manifestare contro la spoliazione del nosocomio paolano anziché spostare il dibattito su altro distraendo l’opinione pubblica», attacca Uil Fpl.

«Probabilmente – aggiungono – non sa che spostando la chirurgia di Paola si creerebbe una reazione a catena che comporterebbe di conseguenza la chiusura di altri reparti collegati fra di loro e indivisibili come ortopedia, centro trasfusionale e per ultimo cardiologia».

«Per questo ci battiamo perchè per una volta si parli di miglioramento dei nosocomi di Paola e Cetraro».

«È da 20 anni che assistiamo a passerelle politiche con promesse di miglioramenti e risparmi che invece puntualmente si risolvono in tagli e chiusure di reparti continui a danno solo della povera gente, favorendo la sanità privata».

«La nostra battaglia – concludono – va avanti e non lasceremo che si faccia disinformazione da parte di chi non conosce minimamente i veri problemi dell’ospedale».