PAOLA – «Siamo felici di leggere le dichiarazioni, apparse sui social questa mattina, del
professore di medicina interna all’Università di Perugia, Elmo Mannarino, originario di Paola, che ha pubblicamente espresso le sue autorevoli considerazioni a sostegno della struttura ospedaliera di Paola». Gli esponenti del comitato per la difesa del diritto alla salute commentano, con entusiasmo, le dichiarazioni del Professore Elmo Mannarino, che condividono.
«Ci teniamo a riportarne alcune parti: “Dopo un cinquantennio di servizio alla popolazione del Tirreno cosentino si pensa di depotenziare tale struttura sanitaria pubblica trasferendo l’attività di chirurgia in altra sede, adducendo magari come giustificazione la insufficienza di alcuni servizi, nello specifico la terapia intensiva. Appare del tutto evidente – per il professore – che una scelta del genere rappresenterebbe l’avvio della trasformazione dell’ospedale di Paola probabilmente in una Casa della salute, struttura assolutamente inadeguata alle esigenze sanitarie della nostra popolazione”.
Ed ancora «il Professore fa riferimento anche alla proposta, che sta circolando da qualche giorno sulla stampa, circa la realizzazione di un nuovo ospedale sul Tirreno cosentino, per la quale sin da subito abbiamo esposto il nostro disappunto considerato la priorità di difendere e tutelare ciò che abbiamo. “Progettare e realizzare un ospedale moderno non è come organizzare l’intrattenimento estivo per i villeggianti della costa! Le ragioni per ritenere che l’ospedale di Paola debba rappresentare la struttura sanitaria di riferimento per tutto il Tirreno cosentino sono sotto gli occhi. Paola si trova al centro tra Praia a Mare ed Amantea, Paola è sede di un Tribunale, Paola ha uno scalo ferroviario di primaria importanza collegato a Cosenza, a Paola c’è un carcere che per i detenuti lì ospitati richiede quotidianamente prestazioni sanitarie”. Lo ringraziamo -aggiungono dal Comitato – per il prezioso contributo volto a rafforzare l’iniziativa del nostro Comitato che, senza distinzioni politiche, ha il solo fine di tutelare un bene primario, la salute, e saremo orgogliosi di avere la Sua autorevole adesione al comitato».
Infine: «Quando la nostra azione viene condivisa da professionisti addetti ai lavori, significa che siamo sulla giusta strada e nessun errore è stato commesso, anzi abbiamo svegliato le coscienze ed il senso di appartenenza di un intero territorio».
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