SCALEA (Cs) – Non è la prima volta che nelle località dell’Alto Tirreno cosentino, in estate, si registrano episodi delittuosi e vandalici a opera di vacanzieri giunti dalla zona del Napoletano. Protagonisti di tali fattacci, molto spesso, sono soggetti della camorra napoletana o, comunque, persone riconducili a camorristi che trascorrono le proprie vacanze in questa zona calabrese, spesso meta privilegiata di latitanti.

Foto apparse sui social e fatte recapitare a Calabria Inchieste da cittadini amareggiati e arrabbiati per quanto accade da tempo nell’hinterland di Scalea (danneggiamenti di automobili e di arredo urbano), ritraggono soggetti verosimilmente minori che “rubano” una panchina pubblica posizionata a due passi dalla caserma dei Carabinieri, in un’area dove sono installate telecamere di sicurezza.

Ad agire non sarebbero soggetti qualunque ma – secondo quanto segnalato a Calabria Inchieste da abitanti del posto – giovani imparentati con camorristi, circostanza allo stato impossibile da riscontrare.

Se ciò fosse vero, ci troveremmo di fronte a un episodio delittuoso aggravato per il quale le istituzioni dovranno reagire in modo fermo, dando anche un esempio ai cittadini perbene che educano i propri figli al rispetto degli altri e dei luoghi pubblici.